L'Antitrust europeo indaga su LG e Philips

L’Antitrust europeo sta facendo sentire la sua azione nei confronti LG Display e Philips Electronics, che sono stati accusati di aver formato un cartello per fissare i prezzi.

L’accusa riguarda degli accordi illeciti in materia di schermi LCD che vengono usati per computer, cellulari, televisori, orologi digitali e lettori MP3. A questo proposito, la Commissione europea ha dichiarato che, nel mese di maggio, era stata inviata ad alcune imprese una comunicazione degli addebiti, come formalizzazione dell’accusa.

La LG Display ha affermato di aver ricevuto la comunicazione, ma non ha voluto pronunciarsi in merito alla questione. La Philips invece ha affermato che la comunicazione ricevuta ha a che fare con il suo essere ex-azionista della LG Display, pertanto non sembra ritenersi coinvolta in maniera diretta.

La società ha inoltre precisato che Philips non è stata accusata dalla Commissione europea né di infrazione della legge né di coinvolgimento nella formazione di un cartello. Sarà proprio questa ultima accusa che Philips respingerà nel caso dovesse essere coinvolta nel pagamento di una multa.

Il settore era già stato oggetto di un’inchiesta che nel 2006 aveva coinvolto Samsung, LG Display, ma anche Sharp, Seiko Epson, Toshiba Matsushita Display Technology e Nec Lcd Technologies. All’epoca avevano partecipato alle indagini sia la Commissione europea che le autorità antitrust americane e giapponesi.

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