Le case cinematografiche contro Putin: ecco chi abbandona la Russia

Le maggiori case cinematografiche al mondo annunciano la sospensione a tempo indeterminato dei film in Russia come conseguenza alla guerra.
Le maggiori case cinematografiche al mondo annunciano la sospensione a tempo indeterminato dei film in Russia come conseguenza alla guerra.

L’indignazione del mondo intero rispetto all’offensiva militare di Putin contro l’Ucraina, ha risvolti duri anche per quanto riguarda il mondo dell’intrattenimento. Dopo le pesanti sanzioni economiche in vigore contro i più importanti istituti bancari russi e non solo, si uniscono al coro anche le maggiori case cinematografiche e le piattaforme di streaming.

Netflix, Sony, Disney, Warner Bros, sono solo alcuni dei nomi più importanti del settore che hanno deciso di assumere una forte posizione verso le azioni del presidente Putin annunciando la sospensione a tempo indeterminato della distribuzione di tutte le pellicole e dei programmi in palinsesto.

Le case cinematografiche contro la guerra: stop alla distribuzione dei film in Russia

Disney, la prima tra le case cinematografiche a prendere una netta posizione contro la guerra scatenata dalla Russia, ha sospeso a tempo indefinito tutte le pellicole previste per il lancio in Russia tra cui l’atteso “Turning Red“, film di animazione Pixar, il cui lancio era previsto per il 10 di marzo. Lo stesso destino tocca anche all’attesissimo “The Batman” programmato in Russia per il 3 marzo, in questo caso bloccato dalla Warner Bros.

Sulla stessa scia anche Sony, uno dei più grandi e importanti nomi legato al mondo del cinema, che ha rimandato tutti i film in programmazione in Russia compreso l’ultimo film di Jared Leto, “Morbius“. Non poteva mancare all’appello anche Netflix, una tra le più popolari piattaforme di streaming al mondo, che ha annunciato di non aggiungere i canali russi come previsto da una legge approvata a dicembre scorso, e anche Roku ha annunciato che rimuoverà il canale RT (la rete televisiva russa controllata dallo Stato) dal palinsesto per il mercato europeo.

In forme e gradi diversi, anche il mondo legato all’intrattenimento per eccellenza prendono le distanze dalle azioni sconsiderate di Putin: un’azione estrema per sottolineare a gran voce che la guerra non è la soluzione ai problemi.

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