Lev Tolstoj celebrato con un Google doodle

Il Google doodle di oggi è dedicato a Lev Tolstoj, autore di "Guerra e pace" e "Anna Karenina", in occasione del 186esimo anniversario della sua nascita.
Il Google doodle di oggi è dedicato a Lev Tolstoj, autore di "Guerra e pace" e "Anna Karenina", in occasione del 186esimo anniversario della sua nascita.

Anche oggi il tradizionale logo di Google è rimpiazzato da un doodle animato e interattivo. Si tratta questa volta di un omaggio a Lev Tolstoj, pubblicato in occasione del 186esimo anniversario della sua nascita. L’omaggio consiste in una serie di slide che ripropongono i protagonisti e le ambientazioni di alcune delle sue opere più importanti, come “Guerra e pace”, “Anna Karenina” e “La morte di Ivan Il’ič”.

Scrittore, filosofo, educatore e attivista russo, è nato il 9 settembre 1828 nei pressi di Tula, nella parte europea del paese. Tolstoj si è dedicato alla scrittura fin da giovane, inizialmente con racconti basati sul tema della guerra, che ben presto gli sono valsi una certa notorietà. Nel corso della sua vita ha dovuto fare i conti con un intenso e spesso tormentato percorso di evoluzione interiore, più volte affrontato all’interno di saggi e scritti autobiografici. In “Confessione” del 1882, ad esempio, racconta di aver attraversato un periodo di profonda crisi spirituale, superato solo dopo aver respinto i dettami tradizionali della fede cristiana ortodossa. L’opera fu per questo ritenuta blasfema e sequestrata, per poi essere pubblicata solamente due anni dopo.

Divenuto sostenitore della filosofia pacifista, negli anni successivi vive un periodo di grande creatività, dando vita ad alcuni dei suoi racconti migliori. Nel 1896 si interessa anche delle questioni italiane, scrivendo una lettera contro la Guerra di Abissinia. L’anno successivo entra in contatto con Cesare Lombroso: i due trascorrono alcuni giorni insieme, finché il criminologo non inizia ad esporre le proprie teorie su quella che nei decenni a seguire prenderà il nome di antropologia criminale. Morì il 20 novembre 1910 a Astàpovo all’età di 82 anni, a causa delle complicazioni di una polmonite, dopo una breve fuga in treno verso la Crimea. Queste le sue ultime parole.

Svignarsela! Bisogna Svignarsela!

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