Linux, il 2004 porterà novità

Da una ricerca condotta da LinuxWorld con un'intervista estesa ad alcuni tra i maggiori luminari dell'industria, per il 2004 si prevede una grande crescita di Linux con particolare spunto per il settore "desktop". Solo l'utente Home ancora non si converte
Linux, il 2004 porterà novità
Da una ricerca condotta da LinuxWorld con un'intervista estesa ad alcuni tra i maggiori luminari dell'industria, per il 2004 si prevede una grande crescita di Linux con particolare spunto per il settore "desktop". Solo l'utente Home ancora non si converte

Un’inchiesta condotta da LinuxWorld incentrata sull’argomento Linux ha voluto affrontare, come d’abitudine a fine annata, ciò che il 2003 ha riservato per la comunità Open Source e cosa il 2004 promette di portare agli ambienti del pinguino.

Se l’anno in corso è stato riconosciuto come l’anno della conferma di Linux come alternativa possibile a Windows, per il 2004 le previsioni sono di un consolidamento delle posizioni acquisite e di una forte crescita in taluni settori specifici (uno su tutti: il ramo “desktop”). L’indagine si articola su più fronti e la parola è lasciata ad alcuni tra i più influenti luminari del mondo industriale.

Dalle diverse dichiarazioni è possibile riscontrare alcune precise sensazioni condivise:

  • Linux vivrà un largo incremento degli usi su desktop, ma l’aumento continuerà a rimanere lontano dagli utenti finali del settore “home”;
  • Linux verrà adottato anche come seria piattaforma per il ramo dell’intrattenimento (con grande incremento nel settore videogiochi);
  • Quasi tutte le distribuzioni di Linux avranno sensibili incrementi;
  • Mandrake è matura per poter compiere operazioni societarie tali da contrastare le mosse di Novell e SuSe;
  • Linux vivrà un grande incremento nel settore “embedded“, cioè in usi quali telefonia, applicazioni industriali e set-top-box.

Non mancano i punti di vista “estremi”, quali un Marcel Leal secondo cui nel 2004 Bill Gates avrà di che piangere nel seguire l’evolversi di OpenOffice. Nessuno si sbilancia invece sul caso SCO, per il quale non si prevedono però importanti ricadute sull’attività di sviluppo e distribuzione di Linux.

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