Marissa Mayer, 57 milioni di buona uscita

Il futuro di Marissa Mayer in Yahoo è ancora incerto; in caso di licenziamento percepirà una buona uscita di 57 milioni di dollari.
Il futuro di Marissa Mayer in Yahoo è ancora incerto; in caso di licenziamento percepirà una buona uscita di 57 milioni di dollari.

Verizon ha acquistato Yahoo per 4,83 miliardi di dollari. Una delle incognite della riorganizzazione dell’ex colosso del web a seguito dell’acquisizione era la sorte dell’attuale CEO Marissa Mayer che nel tempo aveva perso la fiducia degli investitori non essendo riuscita a riportare in alto il valore dell’azienda. La sorte di Marissa Mayer non è, però, ancora stata chiarita.

Se per molti, a seguito dell’acquisizione, la sua uscita sembrava dovesse essere doverosa, l’attuale CEO di Yahoo sembra, invece, che abbia ancora voglia di rimanere nella società con un ruolo di guida. Queste le sue volontà ma non c’è nulla di ufficiale e soprattutto Verizon non si è ancora espressa al riguardo visto che in passato si vociferava che alla guida di Yahoo sarebbe arrivato l’attuale CEO di AOL Tim Armstrong. Un dato, però, è innegabile e cioè la buona uscita di Marissa Mayer nel caso dovesse lasciare Yahoo. In caso di licenziamento, infatti, l’attuale CEO di Yahoo percepirebbe ben 57 milioni di dollari. Una cifra davvero elevatissima che andrebbe sommata ai 162 milioni di dollari di stipendi percepiti sino ad oggi. In totale, durante la sua permanenza in Yahoo, Marissa Mayer avrebbe guadagnato 219 milioni di dollari.

Sicuramente, nel corso dei prossimi giorni si saprà di più del futuro di Marissa Mayer nella nuova Yahoo targata Verizon.

Si ricorda, che grazie all’acquisizione, Verizon potenzierà enormemente la sua posizione nel mercato della pubblicità online collocandosi subito dietro a Google e Facebook, pur dovendo gestire una situazione complessa come quella di Yahoo: un grande brand, alcuni grandi servizi, ma molti rami secchi di difficile fioritura. L’obiettivo finale di Verizon era sempre stato quello di puntare decisamente al mercato dell’advertising unendo sotto lo stesso cappello AOL, acquistata lo scorso anno, e Yahoo.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti