Mark Zuckerberg ancora papà, della piccola August

Il fondatore di Facebook presenta la secondogenita e scrive una lettera poetica dove cita anche la sua visione del futuro e della community social.
Il fondatore di Facebook presenta la secondogenita e scrive una lettera poetica dove cita anche la sua visione del futuro e della community social.

La piccola August Zuckerberg è nata. Secondogenita del fondatore di Facebook, che ha scelto un nome che ricorda la sua nota passione per la storia romana, la bambina è stata presentata direttamente sul social network, con la foto di rito e una lettera particolarmente emozionale.

Zuckerberg non è nuovo dall’usare la sua stessa crescita come uomo e padre di famiglia come emblema delle responsabilità che sente di avere nei confronti di una community di due miliardi di persone sempre più simile alla collettività mondiale stessa. Con la nascita di Max, due anni fa, Mark Zuckerberg e la moglie Priscilla Chan avevano raccontato la loro difficoltà a concepire, approfittato del lieto evento per promuovere i temi sanitari e pedagogici cari in particolare alla donna – che è medico – e soprattutto dichiararono ufficialmente l’intenzione di devolvere il 99% delle loro azioni in donazioni a supporto di iniziative loro e di altri enti dedicati alla sconfitta delle malattie e alle pari opportunità.

Già all’epoca era stato evidente che la nascita della “figlia di Facebook” era il simbolo dell’obiettivo fisso di Zuck, da almeno tre anni, cioè quello di migliorare le condizioni del mondo. Un messaggio messianico sul quale ci sarebbe molto da dire rispetto alle contraddizioni della silicon valley, ma che è portato avanti dal capo di Facebook con molta energia. L’arrivo di un secondo figlio aveva a suo tempo fatto pensare che non sarebbe mancato un altro intervento rivolto al sociale, considerando come nel frattempo il CEO di Facebook si è platealmente dedicato alla politica, o meglio a un lavoro pre-politico.
Infatti nella lettera ad August pubblicata sul suo profilo c’è questo riferimento al futuro dell’umanità:

Quando è nata tua sorella, abbiamo scritto che con tutti i progressi della scienza e della tecnologia la tua generazione dovrebbe vivere vite sensibilmente migliori rispetto alle nostre e abbiamo la responsabilità di fare la nostra parte perché ciò accada. Anche se le principali attenzioni spesso si concentrano su ciò che è sbagliato, riteniamo ancora che queste tendenze positive permangano. Siamo ottimisti per la tua generazione e sul futuro. (…) Ma si è bambini una volta sola, quindi non perdere tempo a preoccuparti per il tuo futuro. Per quello ci siamo noi. E faremo tutto il possibile per rendere il mondo un posto migliore per te e tutti i bambini della tua generazione.

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Nella lettera del papà a sua figlia ci sono anche spunti più privati, ad esempio l’importanza che entrambi i genitori danno all’essere cresciuti con dei fratelli, e poi un elenco di piccoli quadri dell’infanzia:

Spero ti prenderai il tempo per sentire il profumo di tutti i fiori e mettere le foglie secche nel cestino. (…) Spero cavalcherai la giostra con Max finché non avrai addomesticato ogni cavallo e che correrai tutti i giri del mondo intorno al nostro soggiorno e al cortile. E poi spero che farai molte merende. E spero che farai tanti sonnellini, e che anche nei tuoi sogni tu possa sentire quanto ti amiamo.

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