Maturità e Internet, la solita solfa

Ogni anno la stessa solfa: Internet suggerisce i titoli prima del tema della maturità, Internet offre la soluzione durante le prove della maturità, Internet va in qualche modo vietato. Al via i soliti sequestri dei cellulari, tranne per i soliti ignoti
Ogni anno la stessa solfa: Internet suggerisce i titoli prima del tema della maturità, Internet offre la soluzione durante le prove della maturità, Internet va in qualche modo vietato. Al via i soliti sequestri dei cellulari, tranne per i soliti ignoti

Ogni anno quando arriva la maturità le cronache giornalistiche e televisive si arricchiscono di una parola spesso ignorata durante il resto dell’anno: Internet. Con la fine di Giugno improvvisamente le giovani leve si accorgono di avere a disposizione uno strumento dalle enormi potenzialità, strumento poi dimenticato appena iniziano le vacanze (non ci sarebbe motivo, altrimenti, per cui l’Eurostat dipinge il nostro paese, leve giovani comprese, come un paese di analfabeti digitali).

La “notte prima degli esami” assume oggi un significato molto meno romantico e molto più tecnologico: a quanto pare migliaia di studenti la notte prima del primo giorno di maturità erano online a cercare qualche indiscrezione, ed a quanto pare queste indiscrezioni sono in qualche modo arrivate: ore 23.47, secondo Virgilio tale utente Panda suggerisce su Matura.it che Ungaretti sarebbe stato uno degli argomenti della prova. Strike.

Inizia la prima prova ed ecco sui tg nazionali moltiplicarsi le immagini di cellulari sequestrati, palmari depositati sulle cattedre dei professori, dispositivi elettronici spenti prima di entrare nell’aula della prova. Eppure qualche cellulare, evidentemente, sfugge ai controlli di commissioni meno attente: si sono moltiplicate in giornata disperate richieste di aiuto inviate direttamente dai luoghi della prova da parte di studenti in evidente difficoltà. Non solo: secondo quanto comunicato dall’ANSA «è di Cagliari il sito Internet che ha pubblicato per primo la prova di matematica della maturità, con la sua soluzione. Il sito è quello di Simone Paini, presidente di Alleanza Studentesca ed ex segretario regionale della Sardegna dei giovani dei Popolari Udeur, che da anni chiede l’abolizione della prova di maturità». Inoltre Matura.it comunica che alle ore 8.17 l’utente 3471363*** «ha inviato via sms l’argomento della versione di greco!…GRANDE!»: per l’utente, in cambio, un premio da “200 sacchi” (100 euro).

La maturità rappresenta in modo abbastanza fedele il rapporto tra gli italiani e il web: un desiderio fervente sembra scontrarsi al formalismo ostico delle istituzioni nazionali ed è così che la tecnologia assume ancora e sempre una accezione negativa. Anche in questa maturità la tecnologia è vista e giudicata come un rischio, non come un’opportunità. A proposito di rischi, per gli studenti il consiglio è quello di porre molta attenzione ai dialer, principale fonte di reddito per i siti che producono materiale utile quale appunti, tesine e quant’altro relativo all’esame.

Nei giorni scorsi Vittorio Zambardino ha anticipato il tema sul proprio blog: «in questo paese di benpensanti che non centrano mai la sostanza, che si tratti di zòccole e mancati re, di blowjob postfascisti o di intercettazioni, in questo paese dove tutto si risolve nel bipartisanissimo moralismo impotente[…], in queste ore ci toccherà anche l’indignazione sui ragazzi che usano la tecnologia per copiare. Mai sfiora la mente insegnantizia (diffusa tra politicie e giornalisti) che l’unica via di misurare le capacità della gente sia la trasparenza: per cui, copiate pure, e poi vediamo chi sa copiare meglio, chi capisce cosa c’è dietro il participio copiato[…]. Difendono l’etica proibizionista invece della sostanza del sapere. Perchè il non proibizionismo della tecnologia metterebbe a nudo la loro abissale ignoranza concettuale».

Come ogni anno la maturità è “buona” e la tecnologia è “cattiva”. Ma tutto ciò in un paese ove si fatica a laureare la popolazione e dove la tecnologia continua a rimanere un’opzione da nascondere, spegnere, vietare.

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