MEGA trova casa in Nuova Zelanda

Il nuovo dominio del servizio di file sharing è Mega.co.nz, registrato proprio nel paese dove Kim Dotcom è stato arrestato il 19 gennaio 2012.
Il nuovo dominio del servizio di file sharing è Mega.co.nz, registrato proprio nel paese dove Kim Dotcom è stato arrestato il 19 gennaio 2012.

MEGA, il servizio di file sharing nato dalle ceneri di Megaupload, ha un nuovo dominio. Il fondatore Kim Schmitz, noto a tutti come Kim Dotcom, ha annunciato su Twitter che l’indirizzo del sito web sarà Mega.co.nz. Dopo essere stato bannato dal Governo del Gabon, che ha chiuso il precedente dominio Me.ga, MEGA aprirà le porte all’inizio del 2013 proprio nel paese in cui Dotcom è stato arrestato lo scorso gennaio.

L’imprenditore di origine tedesca aveva inizialmente registrato il dominio Me.ga in Gabon, ma la settimana scorsa i suoi piani sono stati bloccati sul nascere dal Ministro per le Comunicazioni, in quanto il paese africano non vuole essere associato alla pirateria. Il Governo ha addirittura previsto di vendere l’indirizzo alla Universal. Dotcom ha rilasciato un ironico commento sulla questione, ipotizzando una possibile “pressione” ricevuta dagli Stati Uniti:

Il Ministro del Gabon ha usato la macchina del tempo per analizzare la legalità del futuro MEGA. Verdetto: cybercrimine. Vince un premio di 5 dollari dall’FBI.

Dotcom non si è perso d’animo e, poche ora fa, ha annunciato il nuovo dominio pubblicando il seguente messaggio su Twitter:

Il design del sito è identico al precedente. Al centro della pagina campeggia la scritta MEGA e più in basso è presente un box in cui gli utenti possono inserire la propria email per ricevere tutte gli aggiornamenti sul servizio. A differenza di Megaupload, MEGA è basato su una piattaforma cloud i cui server sono dislocati in diverse parti del mondo e protetti dalla crittografia. In questo modo, Dotcom garantirà non solo la continuità del servizio, ma anche la privacy degli utilizzatori, rendendo quasi impossibile alle autorità rintracciare i file e scoprire le identità degli uploader.

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