Microsoft apre i Bing Tags al pubblico

Le pagine web in cui sono taggati gli utenti possono essere visualizzate da chiunque su Bing, ma solo dopo il loro permesso esplicito.
Le pagine web in cui sono taggati gli utenti possono essere visualizzate da chiunque su Bing, ma solo dopo il loro permesso esplicito.

I Bing Tags, introdotti per la prima volta a febbraio 2012, sono una delle feature nate dalla collaborazione tra Microsoft e Facebook. Gli utenti del social network possono taggare se stessi o gli amici su blog, profili Twitter e altri siti web. In questo modo, i nomi compariranno tra i risultati del motore di ricerca. Ora l’azienda di Redmond ha deciso di rendere pubblici questi tag, ma solo se l’utente concede l’autorizzazione.

Finora quindi gli amici di Facebook potevano vedere su Bing le pagine in cui sono stati taggati. Con il permesso dell’utente, ora i tag possono essere visualizzati da tutti coloro che effettuano una ricerca. È possibile anche taggare un amico che, ad esempio, viene citato in un articolo online. Microsoft precisa che la gestione della privacy rimane nelle mani degli utenti. Solo dopo l’approvazione esplicita, il tag sarà visibile a chiunque.

Per inserire un tag è necessario concedere l’autorizzazione a Bing di postare sul profilo Facebook, cliccando il pulsante “Start tagging” (il servizio funziona solo negli Stati Uniti). Dopo aver cercato i contenuti che fanno riferimento a se stessi o agli amici, basta cliccare i pulsanti “Tag me” o “Tag (friend’s name)”. L’utente taggato riceverà una notifica su Facebook e, se concede il permesso, il suo nome comparirà tra i risultati delle ricerche su Bing.

Ovviamente i tag possono essere rivisti, bloccati e rimossi facilmente dalle pagine elencate in Bing Tags, cliccando sulle voci “Untag me” e “Remove tag”. Microsoft spera che questa nuova feature porti ad un incremento del market share di Bing, grazie all’interazione social offerta da Facebook.

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