Microsoft compra Steam? 16 miliardi di dollari cash sono pronti!

Microsoft torna alla carica per comprare Steam? Ecco tutto quello che sappiamo
Microsoft compra Steam? 16 miliardi di dollari cash sono pronti!
Microsoft torna alla carica per comprare Steam? Ecco tutto quello che sappiamo

Questo è quello che Dior, un content creator molto attivo nell’ambito della community Counter Strike, ha saputo da presunti insider nella casa di Redmond. La cifra proposta è assolutamente strabiliante, 16 miliardi di dollari, niente azioni come forma parziale di pagamento, solo cash. Dopo Activision Microsoft prepara un’ altra acquisizione monstre con Valve Corporation?

La fusione del secolo?

Nel post sul suo profilo X Dior cita questa cifra come assolutamente credibile, alla luce anche di quanto speso da Microsoft poco tempo fa per acquisire Activision Blizzard, un’operazione del valore totale di 68,7 miliardi di dollari. Cosa sono 16 miliardi di dollari accanto a 68,7 miliardi? Soprattutto se acquistando Valve Corporation, Microsoft si porta a casa Steam, la piattaforma per eccellenza di vendita giochi su PC?  Steam non pubblica in maniera ufficiale i suoi dati finanziari, ma fonti ben informate parlano di guadagni annui pari a 10 miliardi dollari. In tal senso ipotizzare il valore di una piattaforma, online da settembre 2003, è molto difficile. 16 miliardi potrebbero essere davvero pochi se contestualizzati nelle previsioni economiche a medio termine. E sempre per aggiungere contesto al contesto, Gabe Newell, CEO e padre padrone di Valve Corporation, l’uomo dietro Half Life e Steam, pare abbia un reddito di oltre 4 miliardi di dollari. Ed essendo una società privata, non presente nel Nasdaq, tutte le opzioni sono sul tavolo. Soprattutto se si pensa che Newell detiene personalmente la maggioranza dell’azienda.

Se questa acquisizione andasse in porto regalerebbe a Microsoft una posizione dominante, ultra monopolistica nel mercato gaming PC e non solo. Per mesi sia a livello social che prettamente legale, si scatenerebbero dibattiti, un po’ come successo per la querelle Activision Blizzard. Ma con toni decisamente più accesi.

Gabe Newell

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