Mutual Mentoring: una possibile strada per educare i giovani e aggiornare i senior

Dei tanti stimoli ricevuti durante l’International Forum on Enterprise 2.0 di Varese, ne ho colto uno in particolare come interessante e davvero azzeccato, soprattutto nel panorama aziendale italiano: il Mutual Mentoring.

Seppur a fatica e con grosse sacche di resistenza, l’Enterprise 2.0 inizia a farsi largo nelle società Italiane, trovando però problemi anche laddove le persone sono positivamente disposte ad adottare la tecnologia. Si tratta spesso di problemi generazionali, legati al fatto che persone abituate da una vita a pensare in un certo modo, fanno fatica a modificare la propria forma mentis.

Il buon Stewart Mader, autore del blog Grow Your Wiki, ha suggerito un approccio di “Mutual Mentoring”, ovvero accoppiare nelle società di medie e grandi dimensioni un dipendente senior con uno junior, possibilmente della “Generazione Y”, cioè i nati dal 1980 in poi.

Questo reciproco tutoring porta enormi vantaggi ad entrambi i soggetti. Il giovane impara dal senior i segreti del mestiere, l’etica professionale, le best practices e così via; mentre il senior acquisisce rapidamente conoscenza sui temi più attuali, quali social networks, wikis, blogs, ecc. su base quotidiana e in modo naturale.

Ovviamente, come peraltro per adottare i principi di Enterprise 2.0, per attuare questo approccio occorre che la società, e i suoi dipendenti, siano giovani (di mente), aperti, costruttivi, collaborativi e ambiziosi. E’ faticoso trovare realtà del genere in Italia, ma dove esse esistono ecco un’ottima ricetta per accelerare i tempi di adozione di tecnologie “2.0”.

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