Nasce l'Eti, il centro di ricerca europeo

Per fare concorrenza allo straripante potere degli Stati Uniti nel campo dell'innovazione tecnologica, l'Europa ha deciso di mettere in piedi un centro che centralizzi e coordini gli sforzi di centri di ricerca universitari e organismi privati
Per fare concorrenza allo straripante potere degli Stati Uniti nel campo dell'innovazione tecnologica, l'Europa ha deciso di mettere in piedi un centro che centralizzi e coordini gli sforzi di centri di ricerca universitari e organismi privati

È stata approvata la creazione dell’Eti, il nuovo istituto europeo per la ricerca tecnologica, uno sforzo da parte dell’unione per creare un ente in grado di rivaleggiare con il MIT di Boston e pareggiare il divario che esiste con gli Stati Uniti nell’innovazione tecnologica.

Il budget inizialmente previsto è di 308,7 milioni di euro, cifra approvata non all’unanimità: la Gran Bretagna, infatti, avrebbe preferito uno stanziamento intorno ai 200 milioni di euro o che il progetto fosse rinviato per ridiscutere meglio la questione dei fondi. Un ulteriore scontro sull’argomento è infatti previsto in sede di Europarlamento poichè i soldi dovrebbero provenire dai fondi Ue e il parlamento europeo già ne ha chiesto un aumento per non accantonare altri progetti.

La lingua ufficiale molto probabilmente sarà l’inglese, anche se stati come Italia e Spagna stanno ancora facendo pressioni affinchè questa direttiva cambi per prevedere l’uso di tutti e 23 gli idiomi dell’unione.

Quello che è sicuro è che l’Eti non sarà un centro di ricerca unico ben finanziato, come accade negli Stati Uniti ma una rete di centri universitari ed organismi privati coordinati che a partire dal 2009 tenterà di chiudere la forbice nell’innovazione tecnologica che esiste tra l’Europa e i restanti paesi evoluti affrontando temi importanti come i cambiamenti climatici e lo sviluppo di energie sostenibili.

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