nVidia pronta per la versione a 55 nm del chip GT200

nVidia pronta per la versione a 55 nm del chip GT200

Come abbiamo più volte detto in diversi articoli, nVidia si appresta a lanciare sul mercato delle schede video la nuova architettura GT200, su cui si baserà la famiglia GeForce GTX 200.

Le nuove soluzioni video dell’azienda di Santa Clara devono ancora essere vendute, ma già si parla del nuovo core GT200b realizzato con tecnologia produttiva a 55 nanometri.

Inizialmente sono previsti prezzi elevati, fino a 650 dollari, per il modello GeForce GTX 280. Questo è una conseguenza della scarsa resa produttiva (intorno al 40%) del processo a 65 nanometri, dovuto alla complessità del chip grafico e alla sua dimensione (576 mmq).

Il costo del solo chip è di circa 125 dollari, a cui bisogna aggiungere quello delle memorie e quello di dissipatori, ventole e heatpipe, necessari per ridurre la temperatura delle schede video che, nel caso del top di gamma, avranno un TDP di 236 W.

Per tale ragione, nVidia ha già programmato un “die shrink” a 55 nanometri, che permetterà di ridurre la dimensione del chip a circa 400 mmq. In ogni caso, ciò porterà a un aumento della resa produttiva, ma il costo del chip diminuirà di poco, scendendo a circa 100 dollari. Dovrebbe comunque migliorare il rapporto prestazioni/consumi, ovvero ottenere una riduzione dei consumi o aumentare le frequenze di funzionamento.

La nuova “revision” del GT200 verrà probabilmente prodotta non prima del quarto trimestre dell’anno, ma secondo The Inquirer, nVidia non ha nessuna speranza di contrastare il chip R700 di ATI, in quanto non è assolutamente possibile vendere le GeForce GTX 200 allo stesso prezzo delle Radeon HD 4800.

Le soluzioni ATI saranno migliori, se si considera il rapporto prezzo/prestazioni. A parità di prestazioni, la GeForce GTX 260 costerà il 50% in più di una Radeon HD 4850, mentre la GeForce GTX 280 sarà il 25% più veloce, ma costerà più del doppio.

Vedremo se queste affermazioni saranno smentite dopo aver effettuato i primi test “sul campo”, oppure se per ATI è giunta “l’ora della vendetta” nei confronti della rivale nVidia.

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