OpenBitTorrent torna online

Qualche giorno fa vi avevamo dato notizia dello shut down subito dal tracker OpenBitTorrent. Dietro questo evento c’era stata un’ingiunzione dei giudici svedesi all’ISP Portlane, che si era visto costretto a obbedire staccando la spina a uno dei due più grandi server BitTorrent della rete.

La notizia aveva fatto abbastanza scalpore. Se, infatti, i danni effettivi al file sharing sono stati molto modesti (solitamente i file in download/upload si appoggiano a più di un tracker), che a essere colpito fosse proprio OpenBitTorrent non se lo aspettava quasi nessuno.

Infatti, il portale offre soltanto un servizio di tracking, senza ospitare nessun link o file, come invece fanno di solito altri siti. In questo modo OpenBitTorrent si limita a permettere il collegamento fra computer, senza entrare nel dettaglio dei motivi per cui questo collegamento avvenga. Un livello di responsabilità pari a quella del mero client BitTorrent, il cui utilizzo non è per sé illegale, o estremizzando, di una qualsiasi programma chat o di collegamento FTP.

TorrentFreak dà oggi notizia del ritorno online di OpenBitTorrent, forte di un nuovo ISP – anche se, in un aggiornamento parlano di un nuovo shut down, pare dovuto a problemi tecnici. Allo stesso tempo, è evidente come la pressione legale di Hollywood e lobby varie nei confronti dei tracker si stia facendo sempre più pressante e trova fin troppe orecchie amiche nelle autorità giudiziarie. Se è indubbio che il compito di queste ultime sia far rispettare la legge, l’impressione è che in molti paesi l’interpretazione di essa stia andando troppo a senso unico.

Ci pare, comunque, il caso di ricordare l’esistenza di un client BitTorrent capace di fare a meno dei tracker: Tribler. La soluzione tecnica per bypassare questo tipo di azioni legali esiste già da tempo.

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