OpenParlamento: i politici sotto la lente degli elettori 2.0

Più volte in questo blog ho parlato del forte impatto che il Web può avere sulla politica citando i casi di Obama, ma anche quelli di diversi politici italiani che si servono dei Social Media per comunicare. Tra le varie forme di e-democracy, quella del monitoraggio delle attività, degli incarichi, delle votazioni e delle dichiarazione effettuate da chi ci governa è senza dubbio una delle più curiose.

L’entrata in scena di un progetto 2.0 come OpenParlamento, legato al progetto OpenPolis per il monitoraggio/adozione di un politico da parte dei comuni cittadini, mette in luce alcune importanti potenzialità dell’e-democracy.

Definire Openparlamento non è semplice. Tecnicamente, lo si potrebbe etichettare grossolanamente come un aggregatore di informazioni legate ai politici che vengono presentate ai cittadini o in forma testuale (per esempio indicizzate in tag cloud o sotto forma di ticker di news) o con rappresentazioni grafiche che, per esempio, consentono di visualizzare la collocazione politica dei deputati in base alle votazioni che hanno effettuato.

Dal punto di vista socio-politico, Openparlamento (che si dichiara indipendente e apoliticizzato) è invece un progetto che consente a tutti i cittadini di monitorare cosa fanno effettivamente le camere e i singoli politici. Basta una navigata nel sito per individuare quali sono i politici più attivi, quelli meno presenti alle votazioni, per visualizzare tutti i disegni di legge in discussione e sapere quali sono stati votati dai nostri rappresentanti. Insomma, uno strumento in mano al cittadino per “controllare” che quanto detto dai politici risponda poi effettivamente a quanto fatto.

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