Panasonic inventa il megafono che traduce

L'azienda nipponica presenta il prototipo di un microfono in grado di tradurre autonomamente quanto pronunciato in tre lingue: cinese, inglese e coreano.
L'azienda nipponica presenta il prototipo di un microfono in grado di tradurre autonomamente quanto pronunciato in tre lingue: cinese, inglese e coreano.

A partire dal mese di dicembre, Panasonic fornirà alle aziende che ne hanno fatto richiesta un megafono in grado di effettuare autonomamente la traduzione di quanto pronunciato in tre lingue: cinese, inglese e coreano. Un dispositivo pensato per soddisfare le esigenze delle realtà giapponesi che si trovano a dover interagire con un numero in costante crescita di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

Secondo il gruppo, una soluzione di questo tipo potrebbe essere impiegata nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e in qualunque altra situazione in cui si ha la necessità di comunicare con turisti e viaggiatori. L’obiettivo è quello di commercializzarne 10.000 unità entro l’anno fiscale 2018, così da assicurare al progetto una sostenibilità dal punto di vista economico. Al momento il sistema utilizzato può contare su circa 300 frasi preimpostate, alle quali solitamente si fa ricorso per fornire informazioni e richiamare l’attenzione del pubblico, come “Il treno arriverà in ritardo” oppure “Attenzione al gradino”.

Parlando, il megafono riconosce quanto pronunciato e lo traduce istantaneamente, riproducendolo poi dall’altoparlante nelle tre lingue citate in apertura, ovvero cinese, inglese e coreano. Panasonic assicura che la tecnologia equipaggiata è in grado di funzionare in maniera impeccabile anche nelle situazioni più caotiche, dunque quando c’è un consistente rumore di fondo. Gli utilizzatori possono aggiungere frasi personalizzate attraverso il display touchscreen integrato e ottenere aggiornamenti software mediante una connessione Internet.

Per la commercializzazione l’azienda giapponese non ha scelto la formula della vendita, bensì del noleggio: 183 dollari (circa 172 euro al cambio attuale) al mese con la sottoscrizione di un contratto della durata minima pari a tre anni. Sarà disponibile per le realtà interessate a partire dal 20 dicembre. L’intenzione è quella di introdurre in futuro il supporto ad altre lingue: una delle prime sarà il russo.

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