Non rivela la password, insegnante sospesa

Kimberly Hester, insegnante collaboratrice, è stata sospesa per aver rifiutato di dare la password del proprio account Facebook al proprio supervisore.
Kimberly Hester, insegnante collaboratrice, è stata sospesa per aver rifiutato di dare la password del proprio account Facebook al proprio supervisore.

Recentemente ha fatto molto discutere quanto accaduto (soprattutto negli USA) in seguito alla richiesta, da parte dei datori di lavoro, di ottenere la password dei propri dipendenti per accedere ai loro profili Facebook e controllarne le attività. Una proposta nata per verificare i profili, che si traduce però in una chiara invasione della privacy.

La vicenda si è tramutata negli ultimi giorni in una sospensione per Kimberly Hester, insegnante collaboratrice di una scuola elementare, licenziata proprio per aver rifiutato di dare la password di Facebook ai propri supervisori.

Sembra che, negli ultimi tempi, la richiesta della password stia diventando un’abitudine dei datori di lavoro: per migliorare le assunzioni, per meglio gestire la forza lavoro. Il Congresso USA è stato chiamato ad una reazione, ma al momento la questione è rimasta in sospeso. Tale pratica non è stata però accettata da Kimberly Hester, la quale ora è protagonista di una battaglia legale con il distretto scolastico per il reintegro. Si tratta di una storia che è iniziata nell’aprile 2011, quando Kimberly Hester ha pubblicato una foto di un collaboratore con i pantaloni attorno alle caviglie e la didascalia “Pensando a te”. Una foto che non è piaciuta ad un genitore (già contatto della Hester su Facebook) che si è lamentato della cosa con la scuola.

In seguito a tre richieste della password da parte del sovrintendente Robert Colby ed altrettanti rifiuti, la Hester ha iniziato la sua battaglia per far valere il diritto di negare la propria password. Le difficoltà, per l’insegnante, vengono dal fatto che non esiste una legge che vieti ai datori di lavoro di richiedere la password del social network. Tuttavia il problema è recentemente passato sotto i riflettori e qualcosa si sta muovendo.

Matt Lori e Aric Nesbitt, rappresentanti dello stato del Michigan, hanno infatti contattato la Hester per farle sapere che vogliono inserire la sua storia nella House Bill 5523, il cui scopo è quello di rendere illegale le richieste di password di Facebook ai propri dipendenti o potenziali tali.

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