Report McAfee: sono i governi ad attaccare

Dal rapporto McAfee sulla sicurezza per il 2008 emerge come sia in netta crescita il fenomeno degli attacchi informatici attraverso la rete ad opera dei governi. Almeno 120 le nazioni che si avvalgono di un simile strumento
Dal rapporto McAfee sulla sicurezza per il 2008 emerge come sia in netta crescita il fenomeno degli attacchi informatici attraverso la rete ad opera dei governi. Almeno 120 le nazioni che si avvalgono di un simile strumento

Come ogni anno arriva il report McAfee sullo stato della sicurezza in rete e sulle principali tendenze che prenderanno piede nell’anno a venire che il noto produttore di software di sicurezza consiglia di cominciare a prevenire.

Il report è preciso e puntuale, tuttavia l’invito è come sempre quello di prendere i dati con una certa elasticità considerando la fonte da cui provengono, sicuramente affidabile (collaborano tra gli altri anche NATO, FBI e SOCA) ma anche interessata a che il tema della sicurezza in rete rimanga nell’agenda dei media. Senza dubbio però il report McAfee è molto utile per capire, al di là delle previsioni catastrofiche e delle molte cifre, quali siano le tendenze del crimine in rete e quali forme stia prendendo.

Il 2007 ha evidenziato come la rete sia sempre di più terreno di attacchi spionistici commissionati dai governi i cui bersagli sono sistemi di rete, infrastrutture critiche come quella elettrica, controllo del traffico aereo e le borse. Le nazioni che ad oggi effettuano simili attacchi sono almeno 120, ma la maggior parte proveniene dalla Cina, la quale ha anche ammesso di dedicarsi a tali pratiche.

Un esempio degli attacchi in questione è quello subito recentemente dal governo estone, fortemente stigmatizzato dalla NATO: «Le misure di protezione tradizionali non sono state sufficienti per tutelarsi contro gli attacchi che hanno colpito l’infrastruttura nazionale critica dell’Estonia. Non sorprende che siano state utilizzate delle botnet mentre il livello di complessità e coordinamento degli attacchi rappresenta una novità. Si è trattato di una serie di attacchi attentamente pianificati che hanno utilizzato diverse tecniche ed erano mirati a obiettivi specifici. Gli aggressori si sono fermati volutamente prima di essere bloccati».

Oltre al crimine sponsorizzato dal governo si confermano in crescita anche gli attacchi a servizi di tipo postale e i furti di identità anche attraverso nuovi tipi di attacchi come il vishing e il phreaking, rispettivamente phishing attraverso VoIP e la penetrazione in reti telefoniche per fare telefonate intercontinentali (fenomeno non nuovo tornato di moda con il VoIP).

Infine McAfee registra anche come si stia consolidando un vero e proprio mercato parallelo delle minacce informatiche. Gli attacchi non sono più frutto di un ingegno particolare e distruttivo ma un prodotto che viene confezionato e venduto a blocchi a chiunque sia disposto a pagare. Si stanno creando software house clandestine e una folta concorrenza che segue le medesime leggi della domanda e dell’offerta del mercato tradizionale.

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