Roaming, il Benelux anticipa l'abolizione

Il Benelux anticipa le decisioni dell'Unione Europea e presto all'interno della regione i costi di roaming saranno azzerati
Il Benelux anticipa le decisioni dell'Unione Europea e presto all'interno della regione i costi di roaming saranno azzerati

L’Unione Europea ha finalmente trovato, nei giorni scorsi, un’intesa tra i paesi membri per l’abolizione dei costi di roaming internazionale. Dal 15 giugno 2017, tutti i cittadini europei potranno circolare liberamente all’interno dei paesi del vecchio continente chiamando e navigando senza salatissimi sovrapprezzi. Il Benelux (regione dell’Europa composta da Olanda, Belgio e Lussemburgo), però, anticipa di due anni la volontà dell’Unione Europea e presto tutti i cittadini che abitano all’interno della regione potranno dire addio ai costi del roaming internazionale.

L’Olanda, in particolare, starebbe adesso valutando la possibilità di eliminare i costi di roaming per chiamare e navigare fuori dai confini del paese per tutti i cittadini che si spostano all’interno dell’area del Benelux. Una manova che ha avuto già il benestare dal Parlamento ed il Ministro dell’Economia Henk Kamp si dice già pronto a portare avanti il progetto a partire dal prossimo autunno. L’Olanda andrebbe così ad allinearsi a quanto già deciso da Belgio e Lussembrugo che lo scorso maggio hanno siglato un accordo simile. Grazie a questo accordo, tutti i numeri di telefono del Belgio possono funzionare all’interno delle reti del Lussemburgo come un numero nazionale lussemburghese. In questo modo è possibile evitare i costi extra del roaming. Ovviamente vale anche il viceversa.

Dunque, molto presto, con l’arrivo dell’Olanda, tutti i cittadini del Benelux potranno dire addio ai costi del roaming internazionale continuando a parlare e navigare liberamente all’interno della regione. Trattasi di un’iniziativa molto forte ed importante che evidenzia come il tema del roaming internazionale sia molto sentito. Una mossa di sapore molto europeista che anticipa la libertà di cui potranno godere gli altri cittadini europei tra due anni.

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