Roaming zero per lo streaming, si parte dal 2018

Dal primo trimestre del 2018 partirà il roaming zero anche per lo streaming; i cittadini europei potranno portare i loro abbonamenti all'estero.
Dal primo trimestre del 2018 partirà il roaming zero anche per lo streaming; i cittadini europei potranno portare i loro abbonamenti all'estero.

Il roaming zero per i servizi in streaming partirà dal primo trimestre del 2018. Il Consiglio Europeo, infatti, ha approvato l’accordo raggiunto a livello di Parlamento Europeo lo scorso maggio. A partire dal primo trimestre del 2018, tutti i cittadini europei potranno continuare ad utilizzare i loro abbonamenti di streaming, come Netflix, per esempio, anche all’interno degli altri paesi membri. Oggi, questo, soprattutto per ragioni di diritti, non è possibile e gli abbinamenti possono essere utilizzati solamente nel paese in cui sono stati sottoscritti.

Il nuovo regolamento migliorerà la competitività promuovendo l’innovazione nei servizi online e attirando un numero maggiore di consumatori. Uno degli obiettivi della strategia per il mercato unico digitale è realizzare un autentico mercato interno per i servizi e i contenuti digitali. Il regolamento si applicherà ai servizi di contenuti online che sono prestati contro pagamento di un corrispettivo in denaro. I servizi in chiaro, come quelli forniti da alcune emittenti pubbliche, potranno beneficiare del regolamento a condizione che sia verificato il paese di residenza dei loro abbonati.

I cittadini europei che viaggiano all’interno dell’UE non saranno più esclusi da servizi online quali film, trasmissioni sportive, musica, e-book o giochi per accedere ai quali hanno pagato nel proprio paese. Si tratta, assieme all’abolizione delle tariffe di roaming, di un importante passo avanti nella creazione di un mercato unico digitale a beneficio di tutti.

Per evitare abusi, i fornitori dei servizi verificheranno lo Stato membro di residenza degli abbonati. Le verifiche saranno effettuate nel rispetto delle norme UE in materia di protezione dei dati.

Il fornitore sarà autorizzato a sospendere l’accesso al servizio online qualora l’abbonato non sia in grado di provare il suo Stato membro di residenza.

Gli strumenti di verifica saranno ragionevoli, proporzionati ed efficaci. Consisteranno nell’utilizzare non più di due criteri di un elenco di strumenti di verifica comprendente, ad esempio: carta d’identità, conto bancario o carta di credito; indirizzo di installazione del dispositivo per la fornitura di servizi; pagamento da parte dell’abbonato di un canone per altri servizi; indirizzo ufficiale di fatturazione o indirizzo postale.

Dopo il roaming zero per la telefonia mobile che scatterà tra pochi giorni rendendo più facile comunicare all’interno delle’Europa, arriva un nuovo passo che rende il vecchio continente ancora più vicino ed unito.

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