Samsung brevetta uno smartphone con due display

Un brevetto depositato da Samsung a novembre 2015 descrive uno smartphone con due schermi separati e numerosi sensori, indirizzato all'utenza professionale.
Un brevetto depositato da Samsung a novembre 2015 descrive uno smartphone con due schermi separati e numerosi sensori, indirizzato all'utenza professionale.

Samsung dovrebbe annunciare il primo smartphone pieghevole nel 2017, ma altri modelli potrebbero in futuro arrivare sul mercato. Il produttore ha infatti depositato, a fine 2015, un brevetto che descrive uno smartphone con due schermi separati. Non è ovviamente noto se e quando il dispositivo diventerà un prodotto reale.

Circa quattro anni fa, Samsung aveva presentato un brevetto relativo ad uno smartphone dual display. I due pannelli touch erano affiancati e ruotavano intorno ad una cerniera. L’obiettivo era offrire un device multimediale con una superficie di visualizzazione più ampia per video, TV, film, ebook e giochi. Il nuovo brevetto, invece, descrive un prodotto indirizzato principalmente all’utenza business e agli studenti che prendono appunti con una stilo. Questo smartphone è più leggero del precedente, dato che la cerniera è stata rimossa.

La cover integrata permette di unire i due display, che tuttavia hanno funzioni differenti. L’unità sinistra include pochi componenti (fotocamere, microfoni e pulsanti), mentre quella destra integra processore, memoria, batteria con ricarica wireless, sensori e antenne. Il diagramma a blocchi del dispositivo mette in evidenza alcune caratteristiche esclusive, come input ad ultrasuoni, proiettore e generatore di ologrammi.

Sebbene non indicato nelle figure allegate al brevetto, lo smartphone immaginato da Samsung potrebbe integrare anche un chip per la mobile TV, compatibile con gli standard DMB e DVB. Nella descrizione viene infine fatto riferimento a sensori per la misurazione della pressione, dei battiti cardiaci, della temperatura corporea e del livello di glucosio nel sangue. Non è possibile stabile se verrà mai realizzato un simile dispositivo. Spesso le aziende depositano brevetti solo per evitare “furti” da parte dei concorrenti.

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