Che fine ha fatto Scott Forstall?

Che fine ha fatto Scott Forstall dopo la cacciata da Apple? Pare che l'ex presidente si sia lanciato in progetti di filantropia e in startup.
Che fine ha fatto Scott Forstall?
Che fine ha fatto Scott Forstall dopo la cacciata da Apple? Pare che l'ex presidente si sia lanciato in progetti di filantropia e in startup.

È passato quasi un anno da quando Scott Forstall è stato accompagnato senza troppi complimenti alla porta del Campus di Cupertino. Ex dirigente Apple si dice dal carattere tutto pepe – e proprio per questo particolarmente amato da Steve Jobs – il suo nome fece capolino sulla cronaca tecnologica per lo scandalo delle Mappe di iOS 6. Ai tempi Forstall pare si sia opposto nel controfirmare una lettera di scuse all’utenza voluta da Tim Cook e, così, i rapporti già difficoltosi con l’azienda si sono incrinati del tutto. E con la sua uscita si è segnata anche la morte definitiva dello scheumorfismo in iOS. Ma dove si è nascosto fino a oggi l’ex manager?

Di lui ne aveva parlato anche Tony Fadell, uno dei padri di iPod e l’attuale mente alla base dell’innovativo Nest, il termostato intelligente. E il quadro che ne è emerso non parrebbe essere dei migliori, tra contrasti e litigi continui con i colleghi. Con una buonuscita record e forse anche una parte degli stock, la fase di disoccupazione non è di certo un problema per Forstall. Ma pare sia già lavorando per alcune startup, nonché in alcuni progetti filantropici.

Le indiscrezioni sono state pubblicate dal The Information, testata che sostiene come l’ex dirigente Apple si sia ultimamente lanciato nei viaggi – Italia e Sud Africa fra tutti – forse per progetti di beneficenza. Non è però dato ben sapere come la filantropia dell’ex testa di serie di Cupertino si esplichi nella realtà, perché di controprove purtroppo al momento non se ne rilevano.

Le indiscrezioni vogliono anche la sua partecipazione in una serie di nuove startup – di cui non viene fatta menzione esplicita – e contatti vivi con Kleiner Perkins e Adreessen Horowitz, due delle società più famose per l’investimento di capitali ad alto rischio. Si parla quindi della nascita di una sua azienda, sebbene gli eventuali prodotti coperti né l’ambito di interesse non siano stati ancora svelati.

La vicenda delle Mappe di iOS 6 fu solo la goccia che fece traboccare il vaso tra il dirigente e Apple. Pare che nessuno in quel di Cupertino sopportasse degli eccessi forse dittatoriali – si dice che Jonathan Ive non potesse proprio tollerarlo – nonostante si tratti di indiscrezioni giornalistiche, mai ovviamente confermate dall’azienda. E proprio con Jony Ive si ha la stoccata finale: il designer, non appena ha potuto, ha levato da iOS ogni forma di scheumorfismo insistentemente voluta proprio da Forstall. L’accordo con Apple prevedeva un periodo di affiancamento con Tim Cook per tutto il corso del 2013, ma in realtà la sua esclusione totale dalla mela morsicata è avvenuta nel mese di ottobre dello scorso anno.

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