Silverlight porterà Vista su web

E’ già da qualche mese che la nuova tecnologia di Microsoft, Silverlight, sta facendo la sua comparsa in varie versioni dimostrative di alcuni siti web. In parole povere, dal lato degli utenti, SilverLight è un plugin, una piccolo programma aggiuntivo, che si installa autonomamente in qualunque browser internet e consente di interpretare il contenuto creato per lui appositamente.

Silverlight è il concorrente diretto del, prima Macromedia e poi Adobe, Flash che a sua volta si sta evolvendo proprio per rispondere in maniera efficace. Ma SilverLight sembrerebbe avere una marcia in più…

Il nome in codice di SilverLight è stato WPF/E, ovviamente si tratta di un acronimo il cui significato è “Windows Presentation Fundation / Everywhere”. La Windows Presentation Fundation è alla base del Windows Vista e lo sarà nei nuovi sistemi operativi che arriveranno in futuro. Nell’ambito del sistema operativo stesso è il “motore” in grado di interfacciarsi a tutte le periferiche di ultima generazione che si occupano di grafica e visualizzazione in genere, creando quei bellissimi “effetti speciali” a cui ci stiamo abituando proprio con Vista.

Ed ecco che SilverLight è la parola “everywhere” nell’acronimo WPF/E: una piccola porzione di tutto il motore grafico del Vista verrà resa distribuibile su internet e scaricabile automaticamente dai browser per far si che il contenuto visuale ad alto impatto sia integrabile nelle pagine web di qualunque sito internet facendo fare bella figura agli adattatori grafici che posseggono ormai tanta memoria quanta ce n’è in un super palmare.

Trasparenze, effetti di gradiente, movimenti incredibilmente fluidi, saranno parte integrante del web, già come abbiamo visto con flash, e ancora di più.

Inoltre, dal lato della programmazione, il tutto si basa sullo standard XAML che è un derivato dell’XML che consente generare in maniera incredibilmente semplice e sopratutto senza conoscere linguaggi di programmazione complessi, interfacce grafiche evolute e perfettamente integrate all’ambiente operativo e al codice prodotto dai programmatori.

Sembra insomma che il web sia destinato ad essere l’interfaccia standard del futuro non lasciando più niente al caso e sopratutto non perdendo colpi nei confronti di sistemi desktop sempre più da effetto speciale. Staremo a vedere se e quando arriveremo alle interfacce utente e alle ambientazioni viste nel film “Minority Report”!

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