Smartphone: Apple e Samsung spopolano negli USA

Da comScore si apprende che è Apple il principale produttore di smartphone negli USA, seguito da Samsung; Android continua a dominare, ma iOS rincorre.
Da comScore si apprende che è Apple il principale produttore di smartphone negli USA, seguito da Samsung; Android continua a dominare, ma iOS rincorre.

Nel trimestre che va da fine gennaio a fine aprile 2013, Apple è riuscita ad aggiudicarsi la leadership come principale produttore di smartphone negli Stati Uniti. È seguita da Samsung e HTC, mentre per quanto riguarda i sistemi operativi è ancora Android a dominare, sebbene abbia registrato una flessione nonostante una notevole quantità di dispositivi che lo adottano, rilasciati negli ultimi mesi.

È comScore a diffondere i nuovi dati di mercato, in base ai quali si apprende che Apple e Samsung stanno aumentando ulteriormente il proprio market share a discapito degli altri produttori Android, tra cui vi sono HTC, Motorola e LG, tutti e tre in perdita. Nello specifico, a fine aprile Apple deteneva una quota pari al 39,2% del mercato, in aumento dell’1,4% rispetto a quanto registrato a fine gennaio, specchio del buon andamento dell’iPhone 5 a livello di vendite; Samsung si è piazzata al secondo posto con il 22% di share (+0,6%), HTC al terzo con il 9,7% (-0,8%), Motorola al quarto con l’8,3% (-0,3%) e LG al quinto con il 6,7% (-0,3%).

A fine aprile, erano 138.500.000 gli statunitensi a possedere uno smartphone, una percentuale in crescita di 7 punti rispetto a quanto visto a gennaio. Il sistema operativo maggiormente scelto dai consumatori per i nuovi acquisti è stato ancora una volta Android, leader del mercato con il 52% di share ma in lieve calo (dello 0,3%) da gennaio. iOS di Apple ha invece guadagnato l’1,4% di share, aggiudicandosi una quota totale del 39,2%, mentre BlackBerry e Windows Phone hanno perso terreno attestandosi rispettivamente al terzo e quarto posto della classifica con il 5,1 e 3,0% del mercato (-0,8 e -0,1%). Chiude la top five il Symbian di Nokia, con uno share dello 0,5%, il medesimo che aveva a fine gennaio.

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