SMX Milan 2013: tre domande a Vincenzo Cosenza

Per capire i social media occorre anzitutto misurarne le attività e gli effetti: ne parliamo con Vincenzo Cosenza in occasione dell'SMX Milan 2013.
Per capire i social media occorre anzitutto misurarne le attività e gli effetti: ne parliamo con Vincenzo Cosenza in occasione dell'SMX Milan 2013.

L’SMX Milan 2013 è dedicato all’analisi ed alla comprensione del mondo dei social media, cercando così quelle dinamiche che possano consentire alle aziende di cavalcarne l’onda nel modo più utile e profittevole per le proprie finalità. Analisi e comprensione: due lati della stessa medaglia, due elementi interdipendenti e complementari.

A tal fine ci siamo rivolti a Vincenzo Cosenza, firma del gruppo Blogmeter, colui il quale da tempo ha rivolto le proprie attività all’approfondimento dei social media con un approccio analitico estremamente utile anche alla divulgazione delle principali tendenze del settore: anche a Vincenzo Cosenza sono state rivolte tre domande importanti per capire non soltanto i social media, ma anche gli strumenti stessi di analisi fin qui adoperati e sviluppati.

Perché per capire i numeri, occorre anzitutto capire da dove arrivano.

1. Social Media Marketing: a tuo avviso i sistemi di misurazione applicati oggi dalla Social Media Analytics hanno un tasso di affidabilità sufficientemente elevato? Se si: sono realmente compresi dalle aziende che ne richiedono l’utilizzo?

Gli strumenti di misurazione della Social Media Analytics sono generalmente affidabili. In Blogmeter abbiamo sviluppato, da due anni ormai, un tool “Social Analytics” che permette anche di fare analisi competitive ossia tracciare tutte le interazioni che avvengono sulle pagine Facebook e gli account Twitter anche dei propri competitor.

2. Dalle impression alle conversion, passando per ROI e redemption: in un mercato che ha tempi lunghi di apprendimento ed al contempo una grande evoluzione per tutto quel che concerne i social media, quanto è complesso far passare nuovi concetti all’interno di aziende e organizzazioni? La misurabilità dei fenomeni è sufficiente per rendere più comprensibile e concreta l’evoluzione in atto?

È ancora molto complesso far passare il concetto di misurazione permanente. Nel mio intervento parlo proprio della necessità di adottare un framework anche mentale, prima di iniziare un’attività sui social media. Prima bisogna definire gli obiettivi di business e poi progettare la campagna e la misurazione della stessa (definendo le corrette metriche). Non tutte le attività aziendali possono essere misurate in termini di ritorni finanziari sull’investimento, ma ciò non vuol dire che non vadano misurate.

3. Un tempo si diceva “content is the king”. Chi è il Re, online, oggi?

Dipende molto dagli obiettivi di business, ma sicuramente al contenuto va affiancata l’attenzione alla relazione. Molti ancora pensano ai social media solo come luoghi di svago e promozione, ma dai nostri studi emerge anche l’esigenza delle persone di ricevere aiuto. Farsi trovare pronti alla risposta, prevedendo un “social customer care” può generare ritorni di immagine, fidelizzazione e business.

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