Cosa è iTunes Radio?
iTunes Radio è il servizio di streaming musicale gratuito lanciato da Apple in concomitanza con il rilascio di iOS 7. Sulla falsariga di competitor noti come Spotify e Last.fm, lo strumento consente di ascoltare brani musicali tramite gli iDevice aggiornati proprio a iOS 7 o tramite le versioni Mac e Windows di iTunes, il tutto senza costi d’utilizzo grazie all’inserimento di messaggi pubblicitari. Gli utenti che fossero in possesso di un abbonamento iTunes Match, inoltre, possono godere della versione premium priva di spot.
Quando sarà disponibile in Italia?
iTunes Radio è al momento disponibile solo per gli utenti statunitensi, pertanto per accedere al servizio è necessario dotarsi di un Apple ID o di un account iTunes Store a stelle e strisce, sebbene la Mela non sembra aver implementato alcuna tecnica per la limitazione geografica all’ascolto. L’interfaccia è già stata tradotta in tutte le lingue sia su iTunes 11.1 che sui device iOS, è evidente quindi come l’azienda miri a un futuro lancio internazionale. Le date di disponibilità effettiva in Italia non sono state tuttavia annunciate: se ne saprà di certo di più non appena il gruppo di Cupertino stringerà accordi specifici con i detentori dei diritti locali.
Come funziona iTunes Radio?
iTunes Radio è integrato nella normale interfaccia di iTunes e nell’applicazione Musica di iOS. Inserite le proprie credenziali Apple ID, l’apposita icona “Radio” apparirà di fianco alle altre funzioni del software. Dopo un breve messaggio di benvenuto, il sistema sarà pronto per effettuare la prima riproduzione.
Tipologia di streaming
Per comprendere il funzionamento di iTunes Radio, è necessario prima apprendere il concetto delle “Stazioni”. A differenza di concorrenti come Spotify, iTunes Radio non permette la riproduzione immediata di un singolo brano a piacere, bensì organizza l’ascolto in playlist, chiamate appunto stazioni. Ogni stazione contiene brani dell’artista o del genere prescelto, a cui si aggiungono altre canzoni affini: in altre parole, la filosofia di base è molto più simile a quella di Last.fm che a quella di Spotify tout court. Si vedrà fra poco come scegliere e gestire stazioni e riproduzione.
Ascolto e personalizzazione
Effettuato l’accesso, indipendentemente da iOS o da iTunes considerato come la GUI sia pressoché identica, l’utente si trova di fronte alle “Stazioni in primo piano”, delle playlist divise per genere o artista organizzate dalla stessa Apple. Basta selezionarne una delle tante e la riproduzione ha immediatamente inizio.
Durante lo streaming, viene mostrata in primo piano la copertina del singolo, i comandi di riproduzione, il volume e il prezzo qualora se ne volesse comprare una copia da iTunes Store. Cliccando sull’icona “i”, si riceveranno quindi informazioni aggiuntive sulla traccia e si accederà a una serie di controlli speciali. Oltre al nome della stazione d’appartenenza, l’utente potrà decidere se avviare una nuovo canale in base all’artista o al brano, regolare la tipologia di tracce in playlist tra hit, nuove scoperte o un mix di queste due, attivare la riproduzione di brani con testo esplicito e condividere la propria radio con gli amici sui social network.
Ovviamente, all’utente è concessa anche la possibilità di creare stazioni personalizzate sulla base dei propri gusti. Dalla sezione “Le Mie Stazioni”, si clicchi sull’icona “+”: si aprirà un’apposita finestra di dialogo con dei preset di genere. In alternativa, dal campo di ricerca è possibile inserire un genere, il nome di un artista o il titolo di un brano per cercare contenuti compatibili.
Le stazioni create saranno automaticamente sincronizzate tra iDevice e iTunes via computer: quel che si crea su iPhone, ad esempio, sarà disponibile anche su Mac e viceversa. Inoltre, accedendo alla funzione “Cronologia” sarà possibile verificare quali brani siano stati ascoltati per singola stazione, oltre a una comoda “Lista desideri” per l’acquisto di musica su iTunes Store.
Infine, qualora lo streaming fosse attivo su un iPhone, un iPad o un iPod Touch, al blocco del terminale la copertina e i comandi di riproduzione verranno mostrati nella schermata principale, affinché vi si possa accedere senza dover inserire PIN o sbloccare il terminale. Qualora vengano utilizzate delle cuffie compatibili, come le EarPods, l’avanzamento dei brani può essere gestito con gli appositi pulsanti posizionati direttamente sul cavo. Per ogni stazione, tuttavia, è consentito fino a un massimo di sei canzoni saltate consecutivamente.
Qual è la qualità di riproduzione?
Apple non ha dichiarato ufficialmente la qualità di riproduzione di iTunes Radio, ma dall’utilizzo appare evidente come si tratti di uno streaming ad alta resa. Analizzando le risorse di rete consumate per la singola riproduzione dei brani, il traffico generato è all’incirca tra i 4 e i 9 megabyte per canzone, si può quindi ipotizzare si tratti di una codifica ACC a 128-256 Kbps.
Ogni quanto vengono proposti spot pubblicitari?
Nei primi giorni di disponibilità del servizio la presenza di comunicazioni pubblicitarie risulta essere randomica, forse per precise questioni di assestamento da parte di Apple. In fase di pre-release, tuttavia, è stato reso noto come verranno proposti brevi messaggi audio ogni 15 minuti e un filmato ogni ora.
Quali sono le differenze con gli altri servizi di streaming?
iTunes Radio si va a inserire in un mercato già ricco di proposte per lo streaming musicale: Spotify, Last.FM, Pandora, Deezer e chi più ne ha più ne metta. Considerato come Pandora non sia disponibile in Italia e Last.Fm sia accessibile solo a pagamento, si limiterà il confronto a Spotify e Deezer, i due competitor più diffusi sullo Stivale.
Il fattore di grande differenziazione tra iTunes Radio e la concorrenza è la maggiore personalizzazione che Spotify e Deezer garantiscono all’utente. Mentre su iTunes Radio l’ascoltatore si ritrova a usufruire di una riproduzione di affinità – per genere, per artista, per brano – di una lista di canzoni che non ha personalmente scelto, sui servizi concorrenti può accedere a una specifica traccia o all’ascolto di un intero album, oltre alla possibilità di generare playlist con canzoni scelte una per una. Da questo punto di vista, perciò, iTunes Radio è molto più simile a Pandora e Last.fm piuttosto che ai due competitor sopracitati.
Dalla propria parte, tuttavia, Apple ha un catalogo ineguagliabile – tra cui sono presenti anche i Beatles – e una qualità di riproduzione nettamente maggiore, a cui si aggiunge la possibilità di accesso mobile senza costi ulteriori. Si tratta di servizi che su Spotify e Deezer richiedono la sottoscrizione di un abbonamento e, se si considera come Apple non ponga limitazioni temporali allo streaming gratuito, non è difficile credere che iTunes Radio si possa rapidamente affermare sul mercato.