
«Un unico posto per tutti i tuoi contenuti». Questo è il motto scelto da Microsoft per presentare OneDrive, il servizio di cloud storage che permette di archiviare e condividere facilmente foto, video, documenti e altri contenuti, ovunque e su qualsiasi dispositivo, gratuitamente. Il simbolo è quello di una nuvola blu poiché è nel “cloud” che l’utente va a depositare i propri file: un archivio remoto, sempre disponibile, raggiungibile da qualsiasi piattaforma, per avere i propri file sempre a disposizione.
Annunciato il 27 gennaio 2014, l’accesso a OneDrive è disponibile dal 19 febbraio, quando l’azienda di Redmond ha rilasciato le nuove applicazioni per i sistemi operativi supportati. Rispetto al precedente SkyDrive non cambia la dimensione dello spazio gratuito (7 GB), ma sono stati aggiunti specifici bonus che consentono di incrementare lo storage fino a 30 GB e oltre, sommando più offerte all’interno del medesimo account. Chi non si accontenta può invece sottoscrivere un abbonamento mensile o annuale per ottenere fino a 200 GB aggiuntivi, utilizzando così il servizio per un vero e proprio backup completo delle proprie fotografie, dei propri documenti o del proprio archivio file locale. Il 23 giugno 2014, Microsoft ha incrementato lo spazio gratuito da 7 a 15 GB. A inizio 2015 l’asticella sale e i GB a costo zero diventano 30 per chi abilita il backup automatico del rullino fotografico sul proprio smartphone.
Il rebranding da SkyDrive a OneDrive è solo l’ultimo di un lunga serie di cambi nome effettuati dal 2007 ad oggi. Già una settimana dopo il lancio ufficiale, Windows Live Folders divenne Windows Live SkyDrive, denominazione rimasta invariata fino al 2012 con l’eliminazione del brand Windows Live e l’inclusione di SkyDrive per Windows all’interno di Windows Essentials. L’anno prima avevano fatto la loro comparsa le app per Windows Phone e iOS, così come la nuova interfaccia utente basata interamente su HTML5. L’app per Android, invece, è stata rilasciata ad agosto 2012, pochi giorni dopo il più recente restyling della UI che ha introdotto il design “Modern” di Windows 8 e Outlook.com.
Nel giugno 2013, BSkyB portò Microsoft in tribunale, in quanto il nome SkyDrive conteneva il termine “Sky” che poteva trarre in inganno gli utenti dell’operatore di pay TV britannico. Un mese dopo, le due aziende annunciarono un accordo in base al quale Microsoft accettò di cambiare il nome del servizio. A fine gennaio 2014, SkyDrive e SkyDrive Pro divennero rispettivamente OneDrive e OneDrive for Business.
Originariamente, SkyDrive offriva 25 GB di spazio gratuito e consentiva l’upload di file con una dimensione massima di 100 MB. Ad aprile 2012, in concomitanza al lancio delle nuove app per Windows Vista, Windows 7, Windows 8 e OS X che introducevano la sincronizzazione dei file, Microsoft ha ridotto lo spazio a 7 GB per i nuovi utenti e aumentato la dimensione del singolo upload a 2 GB. Contestualmente sono stati annunciati piani in abbonamento per l’acquisto di spazio aggiuntivo. Il 10 settembre è stato annunciato il supporto per file da 10 GB, che quindi rimuove il precedente limite dei 2 GB.
Attualmente, i pacchetti di acquisto con cadenza mensile sono due:
In precedenza erano disponibili tre piani: 50 GB (3,99 euro/mese), 100 GB (5,99 euro/mese) e 200 GB (8,99 euro/mese). Il piano da 50 GB è stato eliminato. Gli abbonati a qualsiasi versione di Office 365 avranno a disposizione 1 TB di spazio aggiuntivo da utilizzare per l’archiviazione dei propri documenti. Dal 27 ottobre 2014, lo spazio di storage è illimitato.
In seguito al passaggio da SkyDrive a OneDrive, infine, gli utenti possono guadagnare altri 8 GB gratuiti, attivando l’upload delle foto (3 GB) e invitando fino a 10 amici ad utilizzare il servizio (500 MB gratuiti per ogni amico invitato, alla stregua della politica del passaparola già intrapresa con successo da Dropbox). In occasione del lancio di iOS 8, Microsoft ha aggiunto altri 12 GB di bonus per l’auto upload delle foto.
Fino al lancio di Windows 8, Microsoft offriva esclusivamente un client per Windows 7/Vista e OS X, e app mobile per Windows Phone, Android e iOS. Con l’arrivo del nuovo sistema operativo, all’applicazione desktop si è aggiunta un’app Modern (ex Metro) che permette non solo di caricare i file sul cloud, ma anche di aprire/salvare i file direttamente dalle altre app (ad esempio, gli allegati di Mail). Il client desktop è integrato in Esplora file, in cui viene mappata la struttura delle cartelle visibili online. L’utente può copiare documenti, immagini, musica e video, anche in modalità offline, e ritrovarli sul cloud dopo la sincronizzazione. La versione Modern è invece ottimizzata per un uso touch e supporta le funzionalità di Windows 8, come la condivisione, la visualizzazione side-by-side e le live tile che mostrano una notifica per ogni file aggiunto. Dal browser è inoltre possibile effettuare il fetching dei file sul computer locale.
In Windows 8.1, OneDrive è ancora più integrato. Innanzitutto, non occorre installare un’app separata e le impostazioni relative al servizio di cloud storage possono essere attivate già durante la procedura di setup dell’aggiornamento. OneDrive può così diventare lo spazio predefinito per i salvataggi dei documenti. La sincronizzazione è stata inoltre estesa anche alle impostazioni del sistema operativo e alle preferenze (layout dello Start screen, colori, temi, lingua, cronologia e preferiti del browser, impostazioni delle app Modern). Tutte le opzioni sono presenti nella sezione dedicata delle Impostazioni PC, dove è possibile vedere lo spazio libero e, opzionalmente, attivare il backup automatico delle foto scattate e dei video registrati con la fotocamera del dispositivo. A differenza di Windows 8, è obbligatorio effettuare il login con un account Microsoft. Un’interessante feature introdotta su Windows 8.1 è denominata smart file. Questo tipo di file occupa solo uno spazio minimo su disco (l’utente vedrà un “segnaposto”). Il file completo verrà scaricato dal cloud solo se viene aperto (o visualizzato nel caso delle foto). Per l’accesso offline in assenza di connessione è necessario prima scaricare l’intero contenuto.
Dal 18 marzo 2015 OneDrive è diventato un music locker. Gli utenti possono caricare nella cartella Musica la propria collezione musicale, utilizzando l’interfaccia web o le app per Windows 8.1, Windows Phone 8.1, Xbox One e Xbox 360. I brani musicali verranno quindi riprodotti in streaming su computer, tablet e smartphone con l’app Xbox Music o la sua versione web. Il nuovo servizio è gratuito e non richiede un abbonamento Xbox Music Pass. Il numero massimo di brani consentito è 50.000. I formati supportati sono MP3, M4A (AAC) e WMA.
Prima del lancio di Office Online, OneDrive era l’unica “porta di ingresso” alle Office Web Apps (Word, Excel, PowerPoint e OneNote), le versioni cloud delle applicazioni standalone. OneDrive però è anche la posizione predefinita per il salvataggio dei file di Office 2013. L’integrazione tra la suite tradizionale e le web app permette di sincronizzare i documenti e di sfruttare la funzione di collaborazione in tempo reale tra multipli utenti. Oltre ai classici file Office, OneDrive supporta anche la visualizzazione di file PDF e ODF (come quelli generati da LibreOffice). OneDrive si integra inoltre con Outlook.com, consentendo l’inserimento nelle email dei file conservati online e il salvataggio sulla nuvola degli allegati ad un messaggio di posta elettronica.
Nel mese di dicembre 2012, Microsoft ha rilasciato l’app SkyDrive per Xbox 360. Le funzionalità del servizio di cloud storage arrivarono così anche sulla console. Gli utenti possono visualizzare sulla TV le foto e i video conservati online, utilizzando sia il controller che i comandi vocali riconosciuti da Kinect. Con l’arrivo della nuova console, l’app è stata migliorata per supportare le sue feature esclusive. OneDrive per Xbox One permette di salvare sulla nuvola e di condividere con gli amici le registrazioni effettuate con Game DVR e modificate con Upload Studio. Le foto e i video sono elencati anche nella OneGuide. Per queste funzionalità è richiesto l’abbonamento a Xbox Live Gold.
Le app per iOS, Android e Windows Phone 8 consentono di cercare, visualizzare, modificare, cancellare, condividere i file presenti su OneDrive e di eseguire le altre operazioni consentite dalle applicazioni desktop. La funzionalità peculiare delle app mobile è la possibilità di caricare automaticamente sul cloud le foto e i video tramite l’opzione di backup della fotocamera. L’utente può scegliere la modalità con cui effettuare l’upload. Su Windows Phone 8, ad esempio, sono presenti le opzioni “Qualità ottima” e “Qualità buona”. Nel primo caso, le foto e i video verranno caricati solo tramite una connessione WiFi. La risoluzione massima per le foto è 10 Megapixel (per foto di dimensioni superiori è necessario usare Esplora file o Esplora risorse di Windows o l’app Windows Phone per Mac). Nel secondo caso, invece, le foto e i video possono essere caricati su OneDrive usando anche la rete mobile.
Esistono numerosi servizi di cloud storage, ma nessuno offre la completezza e versatilità di OneDrive. Google Drive è l’unico che può competere in termini di spazio gratuito (15 GB condivisi tra Drive, Gmail e Google+ Foto), ma viene utilizzato principalmente come storage per le applicazioni di Google Docs. Inoltre, non esiste l’app per Windows Phone. Apple iCloud regala solo 5 GB di spazio e non può visualizzare documenti Office. L’unico sistema operativo supportato, diverso da OS X e iOS, è Windows. Ancora più limitata l’offerta di Dropbox con soli 2 GB di spazio gratuito e nessuna funzione di modifica dei documenti nel browser. Attualmente, OneDrive è l’unico servizio di cloud storage che può essere definito “multi-piattaforma“.
Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2015
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