Startup in crociera per cambiare il mondo

Giovani startupper, consulenti, uomini d'affari, insieme per 106 giorni su una nave. Questa l'idea di un acceleratore per affrontare alcune sfide globali.
Giovani startupper, consulenti, uomini d'affari, insieme per 106 giorni su una nave. Questa l'idea di un acceleratore per affrontare alcune sfide globali.

Una crociera di 106 giorni che toccherà i porti di 14 nazioni, ma anche il più grande evento startup mobile mai tentato. L’idea dell’Unreasonable institute – un importante accelleratore d’impresa americano – ha qualcosa di folle, in effetti, ma anche di geniale. Sulla nave in partenza il 9 gennaio a San Diego, California, ci saranno infatti 11 startup internazionali, i mentors della società, insieme ad esperti di business, che vivranno a stretto contatto la possibilità di affrontare con una visione d’insieme alcune fra le sfide globali più difficili: la fame, l’istruzione, l’acqua potabile per tutti.

Che il 2013 sarebbe stato un anno ricco di eventi lo si sapeva già, ma l’idea della nave come simbolo senza confini della startup che ragiona in mare aperto e porta i risultati nel porto è davvero efficace. Così come non ci sono dubbi sui curriculum di chi parteciperà a questa originale crociera: alcune delle persone più creative o influenti del mondo. Insieme ai normali turisti della gigantesca Yacht Combinator ci saranno infatti i mentors, tutori di questa iniziativa e delle startup invitate, come Megan Smith, vice presidente del dipartimento sviluppo e business di Google, Matt Mullenweg, fondatore di WordPress, l’arcivescovo premio Nobel per la pace Desmond Tutu, venture capitalist come George Kembel, il principe saudita Fahad Al Saud.

Tragitto della crociera

Il tragitto della crociera organizzata da Unreasonable: 11 startup ospiti dal 9 gennaio al 25 aprile.

Saranno loro a tenere a battesimo le 11 startup invitate a bordo, stimolandone le capacità. Molte fra queste si sono distinte per aver contribuito a migliorare le condizioni di molte persone. Ci sono aziende che hanno ottenuto acqua pulita per centinaia di villaggi di paesi poveri utilizzando le piante, oppure chi ha portato la connessione in mobilità in India e Africa a prezzi bassi; c’è la startup che fornisce strumenti medici nei casi di emergenza e quella che ha ideato una piattaforma per l’aggiornamento degli insegnanti.

L”idea alla base del progetto è che pure con i progressi visibili nel campo delle tecnologie inclusive, 2 miliardi di persone vivono ancora con meno di 2 dollari al giorno, un altro miliardo non ha accesso ad acqua potabile, il cambiamento climatico sta accelerando a velocità esponenziale. È dunque necessario imprimere una certa “impazienza” anche alla produttività di chi opera in questi settori del progresso.

Nei 106 giorni di convivenza, tutti – startup, mentori e business man – lavoreranno sui diversi temi – frutto di un lavoro preparatorio all’Università di Stanford – partendo dalla California e passando dal Giappone, la Cina, l’India, l’Africa e infine l’Europa: il 25 aprile la nave ormeggerà al porto di Barcellona. Perché la società inventata da Daniel Epstein si chiama unreasonable? È una citazione da George Bernard Show, perfetto commento dello spirito di questa crociera:

Un uomo ragionevole si adatta al mondo, quello irragionevole persiste nel cercare di adattare il mondo a sé stesso. Di conseguenza, tutto il progresso dipende dall’uomo irragionevole.

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