Sun fa capolino tra le nuvole

Sun Microsystems ha da poco annunciato il lancio delle sue nuove soluzioni per il cloud computing. La società offrirà sistemi open source per lo storage e l'elaborazione in remoto dei dati. Intanto IBM sembra essere determinata ad acquisire Sun
Sun Microsystems ha da poco annunciato il lancio delle sue nuove soluzioni per il cloud computing. La società offrirà sistemi open source per lo storage e l'elaborazione in remoto dei dati. Intanto IBM sembra essere determinata ad acquisire Sun

Sun Microsystems è ormai pronta per il suo debutto nel fiorente comparto del cloud computing. La famosa società fornirà ai suoi utenti soluzioni per lo storage dei dati online e per l’elaborazione e la condivisione di dati attraverso la Rete con una struttura “tra le nuvole” che potrebbe assicurare l’espansione di un nuovo asset strategico per la compagnia. I nuovi sistemi previsti da Sun consentiranno agli utenti di accedere a reti dedicate in remoto per la gestione dei loro dati senza la necessità di creare, e gestire fisicamente, un proprio data center.

Le soluzioni cloud di Sun saranno realizzate tramite software open-source in continuità con le numerose altre iniziative della società di Santa Clara gestite con codice aperto. Tale strategia, fortemente voluta del CEO Jonathan Schwartz, dovrebbe consentire a Sun di mantenere la propria popolarità nei confronti degli sviluppatori e di poter fare affidamento su un ampio bacino di potenziali clienti. I due servizi cloud previsti dalla società saranno messi a disposizione nel corso della prossima estate e saranno focalizzati rispettivamente sullo storage e sulle soluzioni per l’elaborazione dati in remoto.

La piattaforma per il computing fornirà una serie di applicazioni tramite un data center virtuale, che consentirà agli utenti di creare e gestire un centro dati personalizzato in grado di funzionare con un sistema operativo direttamente tra le nuvole. Stando alle prime informazioni, gli OS inizialmente supportati saranno OpenSolaris, Linux e le soluzioni Windows di Microsoft. Le funzionalità cloud offerte da Sun permetteranno agli sviluppatori di gestire ed espandere i network aziendali senza dover affrontare grandi investimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture, riducendo così anche i costi di manutenzione.

Con le sue ultime iniziative legate al cloud computing, la società di Santa Clara si inserisce in un comparto particolarmente dinamico e sempre più affollato, dominato da protagonisti di rilievo come Amazon che in circa due anni ha raccolto intorno a sé 490mila clienti. Battere la concorrenza non sarà semplice, ma la scelta di fornire soluzioni open source potrebbe consentire a Sun di crescere rapidamente nel segmento di mercato legato alle nuvole.

Intanto sul fronte finanziario, Sun sembra essere finita nel mirino di IBM, interessata a espandere ulteriormente la propria presenza in Rete, nell’informatica cloud e nelle soluzioni per gli enti governativi e le grandi società di telecomunicazioni. Stando ad alcune indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, le due società avrebbero già avviato alcuni canali di comunicazione per trattare una possibile fusione. IBM potrebbe acquistare Sun attraverso l’esborso di circa 6,5 miliardi di dollari cash, stima basata sulle ultime quotazioni della società di Santa Clara a Wall Street.

Con una simile transazione, IBM porterebbe in porto la più grande acquisizione della sua storia, superando quella dello scorso anno per Cognos. Secondo alcune fonti, le trattative tra le due socìetà sarebbero già in corso, ma non necessariamente potrebbero tradursi in una acquisizione attraverso una transazione miliardaria. L’interesse è comunque molto forte: con Sun, IBM potrebbe consolidare ulteriormente la sua posizione di più grande produttore al mondo di server sommando al suo 31% la quota di mercato della società di Santa Clara pari a circa il 10,6%. Le due aziende insieme potrebbero così distanziare di numerose lunghezze la concorrenza, lasciando nelle retrovie gli altri principali produttori di server su scala mondiale come HP (29,5%) e Dell (11,6%).

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