Supporto all'HDR per la versione Android di Chrome

Indizi sull'arrivo del supporto ufficiale alla visione di video in modalità High Dynamic Range all'interno del browser Chrome su dispositivi Android.
Indizi sull'arrivo del supporto ufficiale alla visione di video in modalità High Dynamic Range all'interno del browser Chrome su dispositivi Android.

Ad oggi i dispositivi mobile che offrono il supporto nativo alla modalità HDR per la visualizzazione dei contenuti multimediali si contano sulle dita di una mano. Vale altrettanto per le applicazioni: YouTube, Netflix e Google Play Film sono tra queste. Vi si aggiungerà anche Chrome, in un futuro non troppo lontano: è quanto si evince dalle informazioni comparse sul portale Chromium Gerrit.

La versione Android di Chrome sarà in grado di interpretare i metadati inclusi nel formato VP9 e relativi proprio alla visione di filmati in modalità High Dynamic Range, dunque con una gamma dinamica estesa, così come avviene su diversi televisori e monitor già in commercio. La strada è segnata e si tratta di un’evoluzione inevitabile: la tecnologia sta maturando e anche i contenuti iniziano a diffondersi, complice anche la distribuzione di dispositivi come fotocamere e videocamere in grado di acquisirli. Il risultato, agli occhi di chi li osserva, prende vita sotto forma di immagini più ricche di dettagli, con un bilanciamento ottimizzato tra luci e ombre.

Il supporto ufficiale all’HDR da parte del sistema operativo Android è stato introdotto da Google con il rilascio della versione 7.0 Nougat avvenuto lo scorso anno. Ad oggi spetta però ai singoli produttori sfruttarne le potenzialità nei dispositivi e ai singoli sviluppatori trarne vantaggio con le applicazioni pubblicate. Va precisato che la visione in streaming di un video High Dynamic Range richiede un quantitativo maggiore di traffico dati rispetto alla corrispondente versione non HDR, per via della più grande mole di informazioni da trasmettere al client: questo potrebbe costituire un ostacolo alla diffusione della tecnologia, almeno nelle aree dove ancora oggi la velocità della connessioni a disposizione degli utenti è ridotta oppure laddove ancora non è stata del tutto debellata la piaga del digital divide.

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