Truffe online: phishing su WhatsApp e SPID, come difendersi

Le truffe online si evolvono. Scopri come proteggerti da phishing su WhatsApp e SPID, prevenendo furti di dati e identità.
Truffe online: phishing su WhatsApp e SPID, come difendersi
Le truffe online si evolvono. Scopri come proteggerti da phishing su WhatsApp e SPID, prevenendo furti di dati e identità.

Il panorama delle truffe online continua a evolversi, introducendo minacce sempre più sofisticate che compromettono la sicurezza digitale degli utenti italiani. Tra i principali bersagli emergono piattaforme di uso quotidiano come WhatsApp e il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), diventati terreno fertile per nuove tecniche di frode.

L’ascesa delle truffe su WhatsApp

Un esempio particolarmente insidioso è rappresentato dalla cosiddetta “phishing WhatsApp ballerina”. Questo schema si basa sull’invio di messaggi apparentemente provenienti da contatti fidati, che invitano l’utente a supportare una bambina in un concorso di danza. Cliccando sul link, la vittima viene reindirizzata a un sito fraudolento, dove viene richiesto il numero di telefono e il codice di verifica. I truffatori, una volta ottenute queste informazioni, possono prendere il controllo dell’account WhatsApp della vittima e ampliare ulteriormente la portata della truffa.

Il rischio del furto d’identità SPID

Non meno preoccupante è il furto identità SPID, una pratica che si basa sull’acquisizione di documenti personali reperiti sul dark web. Questi dati vengono utilizzati per creare profili duplicati e accedere ai portali istituzionali, consentendo ai malintenzionati di modificare le coordinate bancarie delle vittime e appropriarsi di rimborsi fiscali, stipendi o pensioni.

Come difendersi dalle minacce digitali

La protezione contro queste minacce richiede un approccio proattivo e informato. Per quanto riguarda WhatsApp, gli esperti raccomandano di:

  • Verificare l’autenticità dei messaggi contattando direttamente il mittente.
  • Attivare la verifica in due passaggi nelle impostazioni di sicurezza.
  • Revocare le sessioni attive e richiedere assistenza immediata in caso di compromissione dell’account.

Per tutelare l’identità SPID, invece, è essenziale:

  • Attivare l’autenticazione a più fattori.
  • Monitorare regolarmente gli IBAN registrati nei portali istituzionali.
  • Creare credenziali uniche e complesse.
  • Segnalare eventuali anomalie alla Polizia Postale.

Un fenomeno in espansione

I dati del 2024 dipingono un quadro allarmante: il 17,8% degli italiani ha subito furti di dati personali, mentre il 14% ha avuto problemi legati a identità digitali compromesse. La crescente diffusione dell’intelligenza artificiale ha reso i messaggi fraudolenti ancora più credibili e difficili da individuare, amplificando l’efficacia delle truffe.

In risposta a questa emergenza, il Garante per la Privacy ha avviato campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini sui rischi e le precauzioni da adottare. Parallelamente, la Polizia Postale sottolinea l’importanza della formazione digitale come strumento chiave per combattere queste minacce. La collaborazione tra cittadini, istituzioni e aziende tecnologiche è considerata cruciale per rafforzare la sicurezza digitale e contrastare efficacemente il fenomeno delle truffe online.

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