Twitter collateral, ancora strumenti

Già si è discusso qui su Webnews e su blogsome.com e chissà per quanto tempo ancora se ne parlerà!

Twitter è una delle piattaforme che nel web 2.0 ha prodotto più strumenti collaterali, che fanno uso dello strumento o che ne incrementano i servizi.

Dall’ultimo aggiornamento effettuato, si devono aggiungere altre quattro voci al nostro elenco (ma vi raccomando di segnalare l’assenza di elementi collaterali che mi sono sfuggiti!).

  • Twitdir, la prima directory di twitter, permette agli utenti di cercare altri cinguettanti, trovare propri simili, curiosare tra le classiche dei più seguiti, dei più cercati, dei più preferiti, dei più assidui scrittori e dei più assidui lettori dei cinguettii altrui, dei più insomma.
  • Twittercall mette in connessione il proprio account di twitter con il proprio Google Calendar, aggiungendo gCal tra i propri amici. Per aggiungere un appuntamento basterà inviare un messaggio diretto a gCall inserendo data, ora, luogo e descrizione.
  • Snitter, una specie di istant message client per Twitter, che porta i cinguettii sul desktop, mostra fino a 100 aggiornamenti e può filtrare sia i followers sia i friends

Inutile sottolineare le comodità che offrono questi strumenti; più interessante risulta la tendenza a racchiudere tutto in un unico account, un’unica interfaccia, un’unica scheda del browser. La voglia di ridurre il carico di lavoro in un estremo multitasking raggiunge un po’ tutti gli utenti, dagli early adopters, agli early take-a-looker, fino ai too-late adopter

Contemporaneamente, anche lo stesso team di lavoro di twitter si è dato da fare. Negli ultimi tempi sono state aggiunte alcune nuove funzionalità all’interno del sistema cinguettante:

  • people search, che permette di trovare gli utenti che hanno un account di twitter
  • la connessione al proprio account di gmail, attraverso il quale si possono trovare i propri contatti che hanno già un account su twitter e invitare quelli che non usano ancora la piattaforma.

E, ancor più interessante, è partita una sperimentazione denominata Twitter Blocks che sembrerebbe creare molte aspettative. Esiste anche un video dimostrativo di chi ha già provato ad usarlo!

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