UK, niente Internet per gli utenti P2P

Nuovo giro di vite alla pirateria nel Regno Unito. Il governo prepara un disegno di legge in grado di obbligare gli ISP a disconnettere da Internet chiunque scarichi o condivida illegalmente materiale protetto da copyright
Nuovo giro di vite alla pirateria nel Regno Unito. Il governo prepara un disegno di legge in grado di obbligare gli ISP a disconnettere da Internet chiunque scarichi o condivida illegalmente materiale protetto da copyright

Il governo britannico sarebbe in procinto di adottare una nuova misura difensiva contro il fenomeno del file sharing illegale. Al varo un nuovo disegno di legge che obbligherebbe i provider Internet a monitorare i file scaricati dagli utenti e ad intervenire nel caso quest’ultimi dovessero scaricare o condividere file coperti da copyright. La notizia giunge attraverso le pagine del prestigioso quotidiano Times, il quale è riuscito ad ottenere una copia della bozza del disegno di legge.

La nuova proposta del governo britannico, definita la “legge dei tre strike” (in riferimento al gioco del baseball ove vige l’eliminazione del battitore al terzo strike), prevede per agli utenti sospettati di scaricare in maniera illegale musica o film un primo avvertimento da parte degli ISP, al quale deve seguire la sospensione del servizio e la successiva chiusura del contratto nel caso di comportamento recidivo. I provider Internet che non applicheranno tali normative saranno perseguibili a norma di legge mentre i nomi dei “pirati” saranno prontamente comunicati agli organi giudiziari.

Naturalmente tale provvedimento ha scaturito molteplici reazioni: secondo James Bates, media director al Deloitte, la tecnologia attuale offre ai provider Internet la possibilità di monitorare con facilità ciò che gli utenti stanno scaricando, fattore in grado di accelerare il processo di identificazione dei pirati e di porre un giro di vite al fenomeno del file sharing illegale. La associazione inglese degli Internet Service Provider non si ritiene invece responsabile dei contenuti illegali che transitano all’interno della rete e ritiene la legge corrente sulla protezione dei dati in grado di impedire agli ISP di esaminare i contenuti trasmessi. ISPA UK rincara la dose aggiungendo: «gli ISP non sono in grado di ispezionare e filtrare i singoli pacchetti che passano nella rete più di quanto un ufficio postale possa aprire ogni busta».

Il fenomeno del file sharing ha raggiunto nel mondo proporzioni epiche, con 900 milioni di file musicali illegali disponibili per il download attraverso i network P2P. La condivisione dei file sembra essere il servizio più utilizzato su Internet; nelle ore notturne, il transito dei file provenienti dai canali P2P arriva a rappresentare il 95% dell’intero traffico Internet.

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