Doodle per lo sciame meteorico delle Perseidi

Il Google doodle di oggi è dedicato allo sciame meteorico delle Perseidi, il fenomeno astronomico che rende tanto speciale la notte di San Lorenzo.
Doodle per lo sciame meteorico delle Perseidi
Il Google doodle di oggi è dedicato allo sciame meteorico delle Perseidi, il fenomeno astronomico che rende tanto speciale la notte di San Lorenzo.

Visitando in queste ore la homepage di Google è impossibile non notare che il tradizionale logo del motore di ricerca è stato sostituito da una nuova animazione. Un vero e proprio filmato, realizzato dal gruppo di Mountain View per celebrare il fenomeno astronomico definito sciame meteorico delle Perseidi, noto ai più come le “lacrime di San Lorenzo”.

È un avvenimento che si manifesta ogni anno nel periodo estivo (tra il 20 luglio e il 12 agosto), in un particolare momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole. La pioggia meteorica si manifesta sotto forma di scie luminose visibili nel cielo ad occhio nudo, circa un centinaio ogni ora. Questo è dovuto al rilascio di particelle da parte della cometa Swift-Tuttle, il cui ultimo passaggio al perielio (termine che definisce il punto di minima distanza dal Sole) è avvenuto nel 1992. A scoprirlo è stato un astronomo italiano, Giovanni Virginio Schiaparelli, mentre le prime testimonianze documentate dell’osservazione del fenomeno sono da attribuire ai cinesi, addirittura al 36 d.C.

Il punto dal quale sembrano provenire le scie è collocato all’interno della costellazione di Perseo (sullo sfondo della Via Lattea, tra Andromeda e Auriga), il che spiega la scelta del nome attribuito allo sciame. Le Perseidi sono anche responsabili della perdita del satellite per comunicazioni Olympus lanciato dall’Agenzia Spaziale Europea, colpito proprio da una delle meteore in questione il 12 agosto 1993. Tornando alla cometa Swift-Tuttle, analizzandone il comportamento i ricercatori hanno determinato un’elevata probabilità di collidere in futuro con la Terra o con la Luna, un evento che però non si verificherà almeno per tutto il millennio corrente. Il suo prossimo passaggio è comunque previsto per il 12 luglio 2126.

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