USA, il WiFi gratuito diventa arma di marketing

Negli Stat Uniti il WiFi è diventato un'utile strumento di marketing per i tre maggiori motori di ricerca al mondo (Yahoo, Bing e Google) i quali, offrendo connettività gratuita in piazze, hotel e aeroporti, veicolano l'utenza sui propri servizi
Negli Stat Uniti il WiFi è diventato un'utile strumento di marketing per i tre maggiori motori di ricerca al mondo (Yahoo, Bing e Google) i quali, offrendo connettività gratuita in piazze, hotel e aeroporti, veicolano l'utenza sui propri servizi

Negli Stati Uniti il WiFi è stato definitivamente sdoganato come arma per il marketing. Tre grandi protagonisti, infatti, ne hanno adottato l’uso per offrire servizi gratuiti agli utenti: negli hotel come per le strade, negli aeroporti così come sugli aerei, la connettività viene garantita da sponsorizzazioni di alto livello che, oltre a portare benefici per i brand in questione, genera una sorta di copertura onnipresente di grande utilità per l’utenza.

Google, Microsoft e Yahoo, ognuno con il proprio motore di ricerca, hanno infatti annunciato diversi programmi di sponsorizzazione che fanno leva sul WiFi per portare l’advertising sui dispositivi mobile in uso presso gli utenti. Ognuno si è ritagliato un ruolo proprio. Yahoo, ad esempio, punta sulla simbolica presenza a Times Square, nel cuore di Manhattan, offrendo connettività in una delle piazze più conosciute e caotiche del mondo. Microsoft, per contro, si è appoggiata a JiWire e punta ad offrire connettività ad almeno 20 milioni di utenti unici ogni mese: la copertura sarà garantita in hotel ed aeroporti con una campagna che ha già preso il via in Settembre e che ha riconsegnato buoni risultati a livello di advertising (l’obiettivo è anzitutto quello di promuovere il marchio Bing).

Google da parte sua ha già preannunciato l’accordo con la Virgin per l’offerta di connettività in volo, ma ora integrai l’annuncio precedente con la copertura di 47 aeroporti: Google offrirà connettività gratuita per tutte le vacanze natalizie andando a coprire i maggiori aeroporti degli States, chiedendo agli utenti con un avviso iniziale di impostare Google come homepage predefinita o utilizzare il browser Chrome. Non solo: la campagna avrà un profilo benefico organizzando una raccolta fondi destinata a portare per una serie di associazioni non profit affiliate qualcosa come 250 mila dollari per ogni aeroporto coperto. Tanto l’accordo con Virgin quanto quello per la copertura degli aeroporti avrà termine il 15 gennaio.

Se negli States il WiFi può essere utilizzato con tale elasticità è soprattutto per l’assenza di eccessivi lacci a vincolarne l’utilizzo. In Italia un processo simile non sarebbe ad oggi ipotizzabile (molti i progetti lanciati a livello istituzionale, pochi quelli andati a segno con successo) poiché la burocrazia che le normative hanno imposto al settore impediscono troppa libertà e scoraggiano iniziative di questo calibro. Il che smorza le ambizioni delle aziende ed annulla i benefici per l’utente finale.

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