Vista? Fra i 10 peggiori prodotti di informatica

Vista sembra più un argomento da salotto che non un prodotto informatico. Sarà che è stato partorito nel bel mezzo di Web 2.0, con blog e YouTube pronti a dargli spazio. Sarà che in tanti ne hanno sentito parlare prima di poterlo vedere al lavoro… ma sia quel che sia, sicuramente si è creato un alone di insoddisfazione che forse va ben oltre i suoi (non) meriti.

Tuttavia vedere Windows Vista troneggiare nella lista di 10 peggiori prodotti hi-tech mi ha dato da riflettere. E francamente mi sembra eccessivo.

La lista è piuttosto eterogenea, si trovano sia clamorosi flop tecnologici (come l’Amstrad E-m@iler) che fenomeni di vendita (come il Tamagotchi) comunque discutibili. Entrano in scena anche prodotti non necessariamente informatici (Sinclair C5)…

Nella lista oltre a Windows Vista, di Microsoft, c’è anche un mouse prodotto dalla rivale Apple, dal design decisamente lontano dall’ergonomico e presto dimenticato.

Inutile dire che la lista è arbitraria e non vuole essere altro che uno spunto di riflessione, un “amarcord” per chi ha visto lanciare prodotti che poi sono scomparsi.

Vediamo quali sono i motivi per cui Vista si è meritato l’ingresso in questa classifica (in decima posizione, come a dire dulcis in fundo):

  • Ha innescato una campagna per la reintroduzione del suo predecessore;
  • I produttori hanno deciso di continuare a vendere XP precaricato;
  • Ha richiesto 6 anni di sviluppo e 6 minuti per farsi odiare;
  • Incompatibilità hardware;
  • Richiede continuamente l’intervento dell’utente;
  • DRM a go-go.

Indubbiamente qualcosa è successo, bisogna capire se tutto sia da buttare. In generale Vista ha dato l’impressione di avere requisiti eccessivi. Nel mio Celeron assemblato con 1 GB di RAM funziona con molte applicazioni aperte, quindi c’è da chiedersi su che PC alcuni utenti pretendano di installare l’ultimo nato di casa MS.

Non si può negare che tutti ci aspettassimo di meglio, e forse la bastonata che si è presa MS con questo prodotto la indurrà a curare meglio il cuore della tecnologia piuttosto che il marketing. È anche innegabile che occorresse un cambiamento radicale su molti fronti, smettendo lo sviluppo fondato sul successo di un prodotto inadeguato (vedi il post sulla genealogia di Windows) e ormai anacronistico.

Ultima nota: il fatto che oggi si possa scegliere la versione precedente (che per definizione è più leggera) è sintomo di una cosa, che XP è un buon sistema operativo. Nel 2000 molti avrebbero voluto usare Windows98 per la sua “leggerezza”, ma un colabrodo del genere non lo poteva tollerare nessuno, e tutti ci rifugiavamo in Windows 2000, più costoso della versione domestica (Windows me), ma funzionante e (abbastanza) stabile.

Insomma… forse tra qualche anno ameremo Windows Vista, per ora, a causa delle richieste hardware un po’ esose in tanti si sono lamentati. Ma più o meno non è successo lo stesso con Windows XP? Forse un po’ meno ampliato dal fatto che Internet non era così diffuso.

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