La voce dell'Assistente Google è più naturale

Grazie alla tecnologia chiamata WaveNet e messa a punto dalla squadra DeepMind, la voce dell'Assistente Google ha ora un suono decisamente più naturale.
Grazie alla tecnologia chiamata WaveNet e messa a punto dalla squadra DeepMind, la voce dell'Assistente Google ha ora un suono decisamente più naturale.

Gli utenti italiani ancora non ne conoscono appieno tutte le funzionalità, per via del fin qui assente supporto alla nostra lingua, mentre oltreoceano e in altri paesi l’Assistente Google è un’entità virtuale già ben nota e diffusa, su smartphone e non solo, anche in dispositivi come gli altoparlanti della linea Home. Oggi la tecnologia compie un ennesimo passo in avanti nel suo percorso d’evoluzione.

Questo grazie al team DeepMind e al sistema WaveNet di cui si è parlato su queste pagine circa un anno fa: è in grado di far parlare un’intelligenza artificiale con un tono del tutto naturale e molto simile a quello di un essere umano. La diretta conseguenza è un’interazione più armoniosa tra l’utente e i device, una sorta di colloquio.

WaveNet sfrutta una rete neurale per generare file audio molto più dettagliati dal punto di vista della risoluzione rispetto a quanto solitamente avviene con gli assistenti virtuali e con altre forme di IA. Niente più voci robotiche, dunque, almeno nelle intenzioni di bigG. Per capire la differenza è possibile riprodurre i due spezzoni allegati di seguito. Il primo non beneficia della tecnologia.

Il secondo, qui sotto, si basa invece su WaveNet.

Al momento il sistema è applicato solamente alle voci dell’Assistente Google nelle lingue inglese e giapponese, ma il gruppo di Mountain View e i membri del team DeepMind hanno in programma di estenderne il raggio d’azione nel prossimo periodo.

Garantire una qualità elevata dell’interazione vocale tra l’utente e l’intelligenza artificiale è di fondamentale importanza in uno scenario dove gli assistenti virtuali giocheranno un ruolo sempre più fondamentale nell’accesso ai servizi e alle informazioni online: non più solo da smartphone o tablet, ma anche dai dispositivi posizionati nell’ambiente domestico, dagli altoparlanti ai televisori. L’impiego di WaveNet ha proprio questo obiettivo.

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