Whisher, il wifi nato da una costola di FON

Ha avuto battesimo ufficiale il primo concorrente di FON: Whisher propone un software per poter condividere e controllare la propria connessione wireless creando agli effetti una rete simile a quella FON, ma senza la distribuzione di hardware specifico.
Ha avuto battesimo ufficiale il primo concorrente di FON: Whisher propone un software per poter condividere e controllare la propria connessione wireless creando agli effetti una rete simile a quella FON, ma senza la distribuzione di hardware specifico.

«Whisher has launched!»: annuncio tramite blog ufficiale in data 30 Gennaio 2007. Whisher è un nuovo sistema con cui si intende promuovere la condivisione della connessione wireless, rendendo così ubiqua, gratuita ed aperta l’opportunità di connettersi gratuitamente in tutto il mondo alla rete con un dispositivo mobile. Agli effetti Whisher si propone fin da subito come valida, diversa ed ambiziosa concorrente di FON, il movimento già ampiamente conosciuto (e finanziato da big quali Google e Skype).

Whisher

La differenza sostanziale tra le due parti è il fatto che Whisher propone semplicemente un software, mentre FON propone anche la distribuzione hardware. Whisher, in pratica, consta in un piccolo applicativo di poco più di 4Mb alla cui installazione è possibile trovare connessioni wireless disponibili, condividere la propria connessione, controllare gli utenti che si stanno collegando tramite il punto di accesso messo a disposizione, eccetera. Tutto è sotto controllo, ma l’attrezzatura per la condivisione va recuperata in proprio.

La diversità è dunque importante, ma tra le parti v’è anche una forte analogia rappresentata da una radice comune: colui il quale ha dato i natali a Whisher è Ferran Moreno, ai tempi uno dei responsabili FON. Prima dell’esplosione del servizio, però, Moreno si è dissociato dall’iniziativa.

Secondo il punto di vista di Moreno, l’idea era sua ma Martin Varsavsky pretendeva una divisione 70/30 degli introiti: Moreno voleva invece un più equo 50/50 e la rottura si è consumata. Secondo Varsavsky, invece, Moreno non è l’autore originario dell’idea e non è mai stato formalmente dentro FON. È presumibile che la verità assoluta non verrà mai a galla, ma è ormai assodato il fatto che i due si troveranno d’ora in poi l’uno contro l’altro in una competizione diretta.

Per quanto concernente il funzionamento di Whisher è possibile tratte alcuni spunti fondamentali direttamente dal sito ufficiale:

  • «[Whisher] È un’applicazione software che, una volta installata sul tuo computer, ti consente di accedere liberamente al WiFi in tutto il mondo»;
  • «La rete Whisher si basa sugli utenti che condividono il loro WiFi. Tutte le reti WiFi registrate con Whisher sono protette e i loro proprietari (coloro che le condividono) hanno il pieno controllo di chi e quando vi può accedere»;
  • «L’ideale per noi sarebbe che tu condividessi l’accesso con il resto della communità, ma se vuoi iniziare con il tuo gruppo ristretto di amici puoi farlo»;
  • «Contrassegna i file che vuoi condividere. Tutti coloro che sono collegati allo stesso WiFi vi potranno accedere»;
  • «Unisciti alla chat locale: con un solo clic troverai lì tutte le persone connesse alla stessa rete […] Chatta con i tuoi amici o con gli utenti locali. Puoi guardare il loro profilo o scaricare dei file».

Il primo problema della condivisione del WiFi in Italia è un quadro normativo che rende ostico l’orpello dell’identificazione del navigante. Tra le FAQ di Whisher v’è una risposta di principio che necessiterà sicuramente di approfondimenti legali: «la condivisione del WiFi è tollerata dalla maggior parte degli ISP in tutto il mondo se non rivendi il tuo accesso ad Internet, che è una cosa che non facciamo nella comunità Whisher. Crediamo che condividere il tuo WiFi con altri membri della comunità Whisher sia come condividerlo con la tua famiglia o i tuoi amici. Poichè con Whisher ognuno ha il proprio profilo personale che può usare per conoscere le persone che visitano il suo WiFi, la condivisione diventa un’attività sociale, invece dell’anonimo accesso ad Internet usando una connessione già aperta».

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