“Gli algoritmi governano le nostre vite digitali, ma c’è chi ha deciso di liberarsene”. Con queste parole, lo sviluppatore americano Isaac Gemal introduce WikiTok, una piattaforma innovativa che rivoluziona l’accesso a Wikipedia, ispirandosi al formato verticale di TikTok, ma senza l’uso di meccanismi algoritmici.
La nuova interfaccia, disponibile sia su desktop che su mobile, consente agli utenti di esplorare gli articoli dell’enciclopedia libera in modo completamente casuale, accompagnando ogni voce con un’immagine correlata. Questa modalità di navigazione verticale trasforma l’esperienza in un flusso continuo di scoperte imprevedibili, privo di condizionamenti artificiali.
Un aspetto distintivo del progetto è l’integrazione dell’intelligenza artificiale Claude, sviluppata da Anthropic, che ha avuto un ruolo cruciale nella scrittura del codice. Gemal ha deciso di rendere il progetto completamente open source, pubblicandolo su GitHub per consentire alla comunità di sviluppatori di contribuire al suo miglioramento.
La piattaforma, già disponibile in 14 lingue, si caratterizza per la sua gratuità e per il rifiuto di sistemi di monetizzazione basati su algoritmi invasivi. Questa scelta si pone in netto contrasto con le tendenze attuali delle piattaforme social, dove la personalizzazione dei contenuti è progettata per massimizzare il coinvolgimento degli utenti.
WikiTok si presenta come un esperimento innovativo nel panorama digitale, proponendo un modello alternativo in cui la serendipità e la scoperta spontanea sostituiscono gli algoritmi predittivi. Questo approccio potrebbe aprire nuove prospettive sull’uso etico delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale.
In un’epoca dominata da feed personalizzati e contenuti su misura, questa piattaforma offre un’esperienza di navigazione autentica e meno condizionata, celebrando il piacere della conoscenza casuale e della scoperta inaspettata. La filosofia anti algoritmo di WikiTok potrebbe segnare l’inizio di una nuova tendenza nel design delle piattaforme digitali, utilizzando la tecnologia per liberare gli utenti dai vincoli degli algoritmi anziché rafforzarli.