Wind spiega le cause del blackout e si scusa

Il gruppo Wind Infostrada spiega che le cause del blackout di venerdì sono da ricercarsi in alcuni problemi sui router del loro backbone internet
Il gruppo Wind Infostrada spiega che le cause del blackout di venerdì sono da ricercarsi in alcuni problemi sui router del loro backbone internet

Per Wind Infostrada lo scorso venerdì è stata sicuramente la giornata più buia della sua storia. A causa di un guasto tecnico, tutte le utenze fisse e mobile sono andate in blackout dalle ore 11 sino a circa le ore 16 con gli ultimi disagi che si sono conclusi comunque solo nella tarda serata. Per oltre 4 ore gli utenti dell’operatore arancione non hanno dunque potuto usare l’ADSL, non hanno potuto navigare da mobile e soprattutto non hanno potuto chiamare o ricevere chiamate ne dal telefono fisso e ne dal cellulare.

Un vero disastro che ha mandato nel panico circa il 25% degli italiani che sono rimasti totalmente esclusi dalle comunicazioni. Inoltre, a completare un quadro pessimo, anche l’impossibilità di accedere sia ai siti web direttamente gestiti dalle infrastrutture del gruppo, che quelli il cui routing prevede il passaggio attraverso la rete Wind. L’operatore arancione ha comunque provveduto a ripristinare il prima possibile le linee e nella tarda serata di venerdì sono arrivate anche le scuse ufficiali. Inoltre, con molta correttezza, ieri, attraverso un comunicato ufficiale, il gruppo Wind Infostrada ha spiegato nei dettagli l’accaduto ed ha posto nuovamente le sue scuse.

L’anomalia è stata causata dal blocco progressivo, per problemi di configurazione, degli apparati (router IP) dell’esteso backbone internet di collegamento tra i nodi delle reti fissa e mobile: si tratta di un evento unico ed irripetibile. L’azienda si è immediatamente messa in moto, grazie all’intervento tempestivo della propria macchina operativa e dei propri tecnici di rete che hanno individuato l’anomalia, ne hanno verificato gli impatti sulle tratte geografiche della rete per bloccarne la diffusione. Solo a quel punto, si è potuto procedere alla graduale, ma veloce, eliminazione del problema ed al ripristino della piena funzionalità del servizio nelle diverse aree territoriali. Queste azioni, unitamente al fatto di disporre di tecnologie sofisticate e all’avanguardia, hanno consentito di ridurre il tempo del guasto solo a poche ore.

Per incidenti di simile natura, verificatisi su reti di telecomunicazioni che hanno dimensioni analoghe nel mondo, i tempi di risoluzione sono stati molto più lunghi con impatti decisamente più pesanti.

Nei confronti di questa eccezionale anomalia sono state poi intraprese tutte le azioni necessarie per prevenire l’eventuale ripetersi di casi simili.

Si è trattato dunque di un guasto davvero eccezionale, tuttavia la buona notizia è che il gruppo Wind Infostrada ha già iniziato a lavorare affinché tali situazioni non possano più verificarsi. Una promessa importante che i clienti del gruppo non potranno che apprezzare e che dimostra l’impegno di Wind Infostrada nel voler evitare futuri “incidenti” come quelli di venerdì.

Tutto bene quel che finisce bene? Non secondo il Codacons, che già promette battaglia e chiama a raccolta gli utenti alla ricerca di un risarcimento per i disagi subiti nell’occasione:

L’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi sta preparando una maxi richiesta di risarcimento danni da presentare all’azienda colpevole di aver isolato, pressoché totalmente, tutti i suoi clienti per l’intera, o quasi, giornata di venerdì 13 giugno. […]

Secondo i legali dell’Associazioni, oltre l’indennizzo previsto dall’Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM) tanto per sospensione o cessazione che per malfunzionamento del servizio (Delibera 73/11/CONS), Wind-Infostrada dovrà risarcire tutti gli sventurati per le conseguenze concrete della giornata trascorsa senza poter comunicare, in alcun modo, né con clienti e datori di lavoro né con i propri cari.

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