Windows 10 su 400 milioni di dispositivi

Ad Ignite 2016, Microsoft ha annunciato che Windows 10 è, adesso, presente in oltre 400 milioni di dispositivi, evidenziando una crescita ancora record.
Ad Ignite 2016, Microsoft ha annunciato che Windows 10 è, adesso, presente in oltre 400 milioni di dispositivi, evidenziando una crescita ancora record.

Windows 10 è installato in oltre 400 milioni di dispositivi. Il nuovo traguardo del nuovo sistema operativo di Microsoft è stato annunciato ufficialmente dalla società durante l’evento Ignite 2016, l’appuntamento dedicato al mondo enterprise. La crescita di Windows 10 si dimostra, dunque, ancora solida e decisamente rapida. Lo scorso 29 giugno, in concomitanza con l’annuncio ufficiale di Windows 10 Anniversary Update, la casa di Redmond evidenziò che i dispositivi con a bordo Windows 10 erano 350 milioni.

In poco più di due mesi, dunque, l’asticella si è spostata molto più in alto con una crescita che si dimostra costante. Lo scorso maggio, infatti, la società aveva annunciato che i dispositivi con Windows 10 erano 300 milioni. Windows 10, quindi, sta tenendo un tasso di crescita di 50 milioni ogni 2-3 mesi. Una progressione impressionante che sicuramente non potrà tenere costante nel corso dei mesi ma è il chiaro indice di come la piattaforma sia stata bene accolta da parte degli utilizzatori. L’obiettivo originale di Microsoft era quello di arrivare a quota un miliardo di dispositivi entro il 2018 ma a seguito dell’insuccesso del settore mobile, la società ha dovuto fare un passo indietro posticipando questo obiettivo.

Contestualmente al raggiungimento di questo importante risultato, Microsoft ha annunciato un’altro dettaglio riguardante Windows 10 Redstone 2, cioè il prossimo step della piattaforma. La casa di Redmond ha, infatti, affermato che gli iscritti al programma Windows Insider potranno, presto, mettere le mani su una nuova funzionalità dedicata al browser Edge ed al mondo enterprise e cioè i Container integrati direttamente in Edge. Trattasi di una tecnologia di “isolamento”, nome in codice Barcellona, che andrà ad isolare il codice ritenuto malevolo in contenitori in maniera tale che non possa difendersi all’interno della rete.

A partire dal prossimo anno questa nuova funzionalità sarà testata assieme ai clienti aziendali che avranno manifestato l’interesse all’implementazione.

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