Xiaomi si prepara a sbarcare in Borsa

Xiaomi ha presentato i documenti per una IPO che si prospetta essere la più grande degli ultimi 4 anni, dopo quella di Alibaba: arriva in Borsa a giugno?
Xiaomi ha presentato i documenti per una IPO che si prospetta essere la più grande degli ultimi 4 anni, dopo quella di Alibaba: arriva in Borsa a giugno?

Xiaomi, il quarto maggior produttore di smartphone al mondo, ha presentato una richiesta pubblica ad Hong Kong in quella che potrebbe essere la più grande IPO degli ultimi quasi quattro anni. L’IPO potrebbe valere ben 10 miliardi di dollari, con una valutazione di mercato dell’impresa cinese pari a circa 100 miliardi di dollari o poco meno.

Lo riferiscono diversi rapporti che hanno scoperto come Xiaomi abbia presentato in giornata odierna i primi documenti (PDF) necessari alla IPO (Offerta Pubblica Iniziale). È la prima grande azienda ad annunciare piani per la quotazione in borsa ad Hong Kong, dopo che l’exchange ha introdotto nuove regole proprio per attirare le società di tecnologia.

Mentre nella documentazione non viene indicato quanto il gigante di Pechino con sede alle Isole Cayman stia cercando di raccogliere con l’offerta pubblica iniziale, ci si aspetta che la cifra si aggiri sui 10 miliardi di dollari e che darà a Xiaomi un valore di mercato fra gli 80 e i 100 miliardi di dollari, hanno detto a Reuters persone a conoscenza dei piani della società. Se raggiunto, l’obiettivo di raccolta fondi da 10 miliardi la renderà la più grande IPO da quando il gigante cinese di Internet Alibaba Group Holding Ltd ha raccolto un totale di 25 miliardi di dollari attraverso la sua quotazione a New York, avvenuta nel 2014.

L’IPO potrebbe essere lanciata già alla fine del mese di giugno e mentre alcuni investitori non si sarebbero dichiarati favorevoli alla decisione, ciò segnerebbe una nuova fase per la città di Hong Kong per rivaleggiare con il mercato statunitense. Xiaomi si è comunque rifiutata di fornire un commento.

Alla fine del 2014, Xiaomi aveva un valore di 45 miliardi, che dunque a breve potrebbe essere più che raddoppiato proprio grazie all’approdo in Borsa. Xiaomi ha iniziato la sua attività nel 2010 vendendo smartphone. Il suo punto di forza unico era costituito da dispositivi di alta qualità con specifiche da top di gamma, ma venduti a prezzi inferiori rispetto alla concorrenza. È presto diventato il quarto più grande produttore di smartphone a livello globale, anche se non vende solo telefoni ma una varietà di prodotti tra cui smart TV, altoparlanti intelligenti, router Wi-Fi, elettrodomestici e altro ancora. Tutto però fa parte della sua strategia di rendere lo smartphone il centro di un ecosistema di dispositivi connessi.

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