Yahoo denuncia Facebook per dieci brevetti

Yahoo! ha denunciato Facebook per presunta violazione di dieci brevetti, proprietà intellettuati che avrebbe usato senza permesso.
Yahoo! ha denunciato Facebook per presunta violazione di dieci brevetti, proprietà intellettuati che avrebbe usato senza permesso.

Yahoo contro Facebook, è guerra aperta tra i due colossi del Web: Yahoo ha infatti deciso di denunciare il social network di Mark Zuckerberg per una presunta violazione di dieci proprietà intellettuali che Facebook avrebbe utilizzato senza pagare alcuna licenza. La querela è stata presentata presso il tribunale di San Francisco e giunge in un periodo davvero delicato per il team di Zuckerberg, che ha di recente depositato alla SEC la documentazione per approdare in Borsa.

Nei documenti depositati da Yahoo in tribunale si legge che i brevetti utilizzati da Facebook non riguardano solamente delle feature offerte dal social network in blu, piuttosto l’intero paradigma sul quale la piattaforma è stata realizzata:

«l’intero modello di social network di Facebook, il quale consente agli utenti di creare profili per restare in contatto, tra le altre cose, con persone e attività, sia basato su alcune tecnologie brevettate da Yahoo in materia di social network.»

E così, dopo aver minacciato Facebook invitandolo a regolare la propria posizione in materia di brevetti prima di procedere in via legale, Yahoo ha deciso di passare ai fatti. Le proprietà intellettuali incriminate riguardano meccanismi tecnici alla base dell’advertising di Facebook, dei controlli della privacy, news feed e servizio di messaggistica istantanea.

Via libera dunque alla prima grande battaglia legale tra giganti della tecnologia nei social media. Sebbene le cause siano ormai oggi più che frequenti tra i produttori di smartphone e tablet, questo episodio tra Yahoo e Facebook rappresenta una nuova frontiera nelle sfide tra i colossi del Web. Yahoo chiede a Facebook un risarcimento per una cifra pari ad almeno tre volte i danni subiti dalle violazioni effettuate e chiede inoltre che venga impedito a Mark Zuckerberg e compagnia di utilizzare le tecnologie in questione.

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