YouTube: troppi video rimossi, tornano i moderatori umani

L’AI si è mostrata troppo severa: da YouTube sono stati rimossi video in maniera ingiustificata, Google torna ai moderatori umani
L’AI si è mostrata troppo severa: da YouTube sono stati rimossi video in maniera ingiustificata, Google torna ai moderatori umani

YouTube fa retromarcia sulla moderazione dei video pubblicati sulla propria piattaforma. Durante il periodo di lockdown, il servizio di streaming che fa parte della galassia di Google, aveva annunciato di voler fare sempre più ricorso all’Intelligenza Artificiale per la moderazione dei video, lasciando a casa una parte dei moderatori umani, ovvero coloro i quali erano deputati a scandagliare i filmati esistendo e verificarne i requisiti. Purtroppo, il massiccio ricorso all’AI, negli ultimi mesi ha portato ad una crescita di rimozioni ingiustificate, con tanto di proteste da parte degli utenti.

Per rendere l’idea, tra aprile e giugno, in seguito al massivo ricorso ai moderatori automatici, sono stati rimossi qualcosa come 11 milioni di video, ovvero più del doppio della media tradizionale. I ricorsi di utenti che hanno lamentato una cancellazione ingiustificata sono stati 320.000, di cui circa il 50% sono stati accolti, con i filmati che sono stati rimessi al loro posto. Anche in questo caso, la percentuale di ricorsi vinti è il doppio rispetto alla normalità. La conclusione non può che essere che i software utilizzati da Google per filtrare i video non sono così precisi.

YouTube richiama i moderatori umani

Dal quartier generale di YouTube non hanno potuto fare altro che ammettere l’eccesso di zelo, ma durante il periodo della pandemia non vi erano altre soluzioni. Anche perché i governi continuano a chiedere a Google e agli altri colossi del Web di stringere le maglie contro fake news, disinformazione e contenuti che incitano all’odio o alla violenza. Le grandi piattaforme, però, si trovano con una quantità di contenuti in costante crescita, ragion per cui filtrare proprio tutto è praticamente impossibile. Così come in tutti gli ambiti della vita, insomma, alla fine la migliore via è quella di mezzo con gli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale da affiancare con moderatori umani. E YouTube si appresta a richiamarne al lavoro un bel po’.

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