Lo sciopero degli sceneggiatori fa volare il video online

Nielsen Online ha messo in correlazione il raddoppio degli accessi ai siti di video sharing con lo sciopero degli sceneggiatori americani iniziato alla fine di ottobre. Nel suo studio, la società specializzata in rilevazioni mette in evidenza un aumento dell’utenza di YouTube del 18% nei due mesi seguenti all’inizio dello sciopero.

Ma anche nuovi siti di video sharing hanno avuto un incremento vertiginoso di accessi: un esempio è Crackle che tra Novembre e Dicembre ha praticamente raddoppiato i suoi accessi da 1,2 milioni a 2.4 milioni.

Alex Burmaster analista della Nielsen ha rilevato che:

Questa è una crescita più grande di quella che si sarebbe normalmente avuta in tempi così brevi e lo sciopero potrebbe essere un fattore possibile.

Ricordiamo che lo sciopero ha avuto inizio quando a metà del Luglio scorso le trattative tra scrittori e produttori si sono bloccate per l’indisponibilità a riconoscere agli autori una parte dei profitti derivanti dai cosiddetti “residuals”, che tanto residuali poi non sono, rappresentando infatti gli introiti derivanti dalla distribuzione delle opere cinematografiche e televisive trasmesse su media diversi dalla TV: telefonia mobile e Internet in primo luogo.

Lo sciopero degli sceneggiatori ha costretto molti serial (24, Desperate Housewives, Army Wives)e programmi di successo (The Tonight Show with Jay Leno e Late Night with Conan O’Brien (NBC) e Late Show with David Letterman (CBS)) a non andare in onda spingendo molti americani a rivolgersi alle alternative disponibili online.

La notizia arriva insieme ai risultati della ricerca Increased Use of Video-sharing Sites del Pew Internet Project, secondo cui circa la metà degli utenti americani (48%) ha visitato un sito di video sharing ed ogni giorno circa il 15% degli utenti Internet statunitensi inviano o guardano video.

Il Pew Internet Project indica la diffusione della banda larga e l’uso del video da parte degli utenti come fattori determinanti per la crescita dell’utenza dei siti di video sharing.

Circa il 22% degli americani fanno regolarmente riprese video e di questi circa il 14% ha qualche suo filmato on line. Un altro segnale che sta a indicare un graduale cambiamento di abitudini e lo spostamento verso l’online per quanto riguarda la fruizione della televisione.

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