La storia infinita di Armani.it

Dal sito di Luca Armani (armani2.it, i grassetti sono nostri):

Da oggi lunedì 21 gennaio 2008, questa battaglia volente o nolente me la giocherò da solo con i miei avvocati. Ho perso la stima di amici, parenti e conoscenti. Per quello che otterrò, sia di negativo o di positivo almeno non dovrò più rendere conto a nessuno. Mi scuso con tutti coloro che si sono offesi precedentemente, ma non erano queste le mie intenzioni. Ho sicuramente sbagliato nel metodo e rinnovo le mie scuse a tutti. Anche questa volta andrò a sbattere contro un muro e se mi farò del male sarà solo per causa mia e non potrò più dire che non me lo avevate detto in tanti. Purtroppo sono testardo, lo sono sempre stato, ma se sono convinto di qualsiasi cosa voglio sempre andare fino in fondo. Ritengo di aver subito un grosso torto e di averne pagato le conseguenze oltre ogni limite immaginabile, adesso sono stanco, adesso voglio giustizia ma quella vera. Loro continueranno a dormire nel loro mondo incantato, io spero almeno di essere quella zanzara che nelle notti estive non vi toglie il sonno ma vi rompe tanto le palle.

[…]

Oggi mercoledì 23 gennaio 2008, dovrei essere contattato per avviare le procedure di contestazione del mio nome a dominio. Sono preoccupato e curioso al tempo stesso. E dal 19 novembre 2004 che aspetto questo giorno, spero di non rimanere deluso. Spero anche che non finisca tutto in una bolla di sapone, come i miei due scioperi della fame e tante altre stupidate tentate in questi anni. Questa volta sono fiducioso, sia per lo staff di avvocati a cui mi sono rivolto, sia per la mia determinazione a mettere definitivamente la parola FINE a questa decennale vicenda

Certe battaglie, a volte, vanno ben oltre quanto possa essere compreso dall’esterno. Quella di Luca Armani l’abbiamo abbracciata tutti, tutti abbiamo dato lui i nostri due minuti di solidarietà. Ora Luca Armani torna in pista, le date sono quelle di questi giorni. La vicenda potrebbe riaprirsi con un appello. Le pratiche sono nelle mani di Valentina Frediani.

In bocca al lupo.

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