Amazon censura la letteratura gay per errore

Difficile fine settimana per Amazon. Il portale è stato accusato di aver censurato buona parte dei romanzi sull'omosessualità presenti nel suo catalogo. L'episodio di censura è stato smentito da Amazon: tutta colpa di alcuni errori di catalogazione
Difficile fine settimana per Amazon. Il portale è stato accusato di aver censurato buona parte dei romanzi sull'omosessualità presenti nel suo catalogo. L'episodio di censura è stato smentito da Amazon: tutta colpa di alcuni errori di catalogazione

Un “maldestro errore di catalogazione” si è tradotto in uno dei peggiori fine settimana per Amazon. Nel corso degli ultimi giorni, il famoso portale leader nell’ecommerce è stato oggetto di dure critiche online per alcuni casi di apparente censura su diverse decine di libri presenti nel suo catalogo. I titoli maggiormente colpiti da una riduzione ingiustificata del loro ranking erano legati alla letteratura sull’omosessualità.

L’anomalia nel sistema di catalogazione di Amazon era stata segnalata online dallo scrittore Mark Probst, che aveva notato la scomparsa di alcuni importanti titoli della letteratura legata agli omosessuali dal portale per il commercio elettronico. «Due giorni fa su Amazon sono, misteriosamente, scomparsi i ranking di vendita di alcuni notevoli romanzi sui gay come “Transgressions” di Erastes e “False Colors” di Alex Beercroft. Tutti ne sono rimasti sorpresi. Si trattava di un problema tecnico di qualche tipo? Il giorno dopo centinaia di libri su gay e lesbiche hanno perso contemporaneamente il loro ranking, compreso il mio libro “The Filly”» scriveva Probst nel suo blog.

La misteriosa scomparsa dei titoli legati all’omosessualità aveva rapidamente suscitato alcune accese discussioni online, inducendo numerosi utenti a scrivere direttamente ad Amazon per ottenere maggiore informazioni sul temuto caso di censura. Inizialmente, l’assistenza del portale non aveva però fornito risposte dettagliate, giustificando gli spostamenti nelle sue classifiche con la necessità di rendere maggiormente identificabili i libri per soli adulti. Informazioni poco dettagliate, che avevano favorito un ampio dibattito online sostenuto dal passaparola tra blog e social network, facendo nascere un vero e proprio “caso Amazon”.

Valutato l’alto volume di illazioni e informazioni scorrette circolate online, la società ha infine deciso di rilasciare alcune informazioni per ridimensionare l’accaduto. Amazon ha prima di tutto smentito l’esistenza di qualsiasi tipo di censura nei confronti della letteratura legata all’omosessualità, ricordando come l’anomalia sul ranking abbia complessivamente interessato 57.310 titoli in numerosi settori come Salute, Mente e Corpo, Sessualità e Riproduzione, Erotismo. Esclusa la possibilità di un attacco da parte di un pirata informatico, la società ha imputato il malfunzionamento a un “maldestro errore di catalogazione”, che avrebbe reso i filtri del portale maggiormente selettivi a discapito di alcune tipologie di libri.

Scovata l’anomalia, probabilmente causata da alcuni errori di catalogazione nella versione francese di Amazon, i tecnici del portale hanno eliminato alcuni filtri riportando ordine nelle classifiche e nei cataloghi online. Dopo un fine settimana di timori e indiscrezioni, i libri sull’omosessualità hanno nuovamente conquistato il loro posto e la loro visibilità, con buona pace degli autori e dei tanti lettori appassionati del genere.

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