Aprire o non aprire una Pagina su Google+?

Le aziende devono capire a fondo Google+ prima di impegnarsi in una pagina. Ne vale la pena? Sì, se si sa cosa si fa. No, se ci si muove senza strategia.
Le aziende devono capire a fondo Google+ prima di impegnarsi in una pagina. Ne vale la pena? Sì, se si sa cosa si fa. No, se ci si muove senza strategia.

Aprire o non aprire una Pagina su Google+? La domanda, di per sé, si risponde da sola con un “è gratis, perché no”. Ma la risposta è in realtà meno ovvia di quanto potrebbe apparire, poiché implica tutta una serie di considerazioni da non sottovalutare. Perché quando si opera online e si intende portare avanti un business, nessuna scelta può essere casuale. Tanto meno se si parla di social networking. Tanto meno se si parla di social networking in salsa Google.

Contro

Il primo fatto imprescindibile è nei numeri: Google+ nella migliore delle ipotesi ha 50 milioni di utenti iscritti, mentre Facebook ha 800 milioni di utenti attivi. La differenza, insomma, è abissale e dovrebbe essere sufficiente per spingere una azienda più verso Mark Zuckerberg che non verso Larry Page. I difetti delle pagine, inoltre, sono evidenti: lo strumento è ancora spoglio, le possibilità di personalizzazione sono scarne ed il tutto si differenzia ben poco (se non in alcune impostazioni) da quelle che sono le semplici pagine personali. Un difetto su tutti si fa notare: ad oggi non v’è la possibilità di nominare più amministratori per una medesima pagina. La pagina stessa è pertanto legata a doppio filo al suo creatore, il che è ben poco “business”  e difficilmente gestibile.

Pro

A giocare a favore di Google… è Google stesso. Le pagine potrebbero essere infatti particolarmente utili in termini di posizionamento sul motore ed inoltre rappresentano un collante potenziale ineguagliabile tra tutti i servizi di Mountain View. Dalle Google App al motore di ricerca, da Google Maps all’advertising, tutto verrà presto o tardi tirato dentro la fiumana social che sta permeando le strategie del gruppo. Esserci, insomma, potrebbe essere importante a prescindere, ma occorre considerare il fatto che non basta la presenza per ottenere risultati: serve impegno, continuità e partecipazione.

Aprire o non aprire la Pagina?

Imparare ad utilizzare gli strumenti online è utile poiché aiuta a carpire quelle che sono le potenzialità sfruttabili. C’è l’azienda che potrà gradire i “+1”, quella che farà leva sugli hangout e quella che potrà condividere le proprie iniziative. Oggi però Google+ è uno strumento immaturo ed investire in questa direzione potrebbe essere cosa prematura. La risposta è quindi un “no” se non si hanno gli strumenti e l’esperienza necessari. La risposta è “si” se si ha la piena consapevolezza di cosa sia Google+ e come possa essere utile alla mission aziendale.

Per il resto i libri che insegneranno a “fare business con Google+” usciranno presto nelle edicole: il consiglio è quello di stare alla larga dagli avventori e di sporcarsi le mani sul social network, perché è soltanto capendone a fondo l’anima che è possibile decidere con ragionevolezza fino a che punto sia utile una Pagina ed un “+”.

Noi stiamo sperimentando lo strumento in queste ore. Siamo qui.

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