YouTube, 200 milioni per i canali premium

Google ha annunciato 200 milioni di dollari in investimenti per portare in YouTube canali professionali e contenuti premium.
Google ha annunciato 200 milioni di dollari in investimenti per portare in YouTube canali professionali e contenuti premium.

YouTube è il contenitore di video più importante al mondo e ha basato la sua fortuna principalmente sui suoi utenti, i quali hanno caricato nel corso di anni milioni di video. Ma evidentemente l’obiettivo di Google è di fare del suo servizio qualcosa di più professionale.

Grazie ad un investimento di 200 milioni di dollari, il colosso della ricerca spera di sostenere la trasformazione di YouTube in qualcosa di nuovi, di più commerciale, di più televisivo. Una vera e propria televisione in salsa Google, insomma, con tanto di 100 canali di contenuti originali.

E proprio grazie a questi nuovi canali, YouTube metterà in moto una macchina che coinvolge circa 100 produttori di contenuti, con un investimento di 5 milioni di dollari destinati ad ogni partner. Investimenti che, si prevede, potranno far guadagnare quote di mercato a Google per imporre la propria offerta nonostante tutte le difficoltà fin qui vissute dal progetto. A sostegno di questi contenuti ci sono nomi come Madonna (già pronto un canale per la popstar), ma anche star del basket come Shaquille O’Neal e tanti altri nomi dello spettacolo. Per Google si tratta di un importante investimento: se si considerano gli oltre quattro miliardi di video visti quotidianamente, e gli 800 milioni di visitatori unici al mese, è facile comprendere l’interesse per i possibili guadagni che la piattaforma può generare .

Entro la fine di luglio Google prevede di offrire 25 ore di nuovi contenuti originali su YouTube ogni giorno. E l’investimento è visto in previsione di un nuovo pubblico, che guardi a YouTube come una destinazione di intrattenimento, con una grande guida in grado di semplificare la ricerca di contenuti premium in mezzo a tutto il flusso di video.

L’era dei brevi filmati di bassa qualità “user generated” è alle spalle, insomma: YouTube sta per diventare anche altro.

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