Apple elogia l'assenza di frammentazione di iOS

Apple elogia l'assenza di frammentazione in iOS, in una pagina riservata agli sviluppatori pensata per allontanarli da Android.
Apple elogia l'assenza di frammentazione in iOS, in una pagina riservata agli sviluppatori pensata per allontanarli da Android.

Il fatto che iOS sia un universo dove la frammentazione è pressoché assente, non è di certo una novità. E non è altrettanto notizia fresca il fatto che Apple ricorra a questo pregio per punzecchiare il rivale Android, un sistema operativo dove la frammentazione e la differenziazione fra diversi smartphone e produttori si fa davvero sentire. Per ribadire ulteriormente il concetto, in quel di Cupertino si è pensato di pubblicare un comodo grafico illustrativo.

Tra fine maggio e inizio giugno, Apple ha monitorato per 14 giorni la diffusione del suo sistema operativo mobile e, così come già annunciato al keynote dell’appena conclusa WWDC, ha rilevato come il 93% di tutti i dispositivi sia già passato a iOS 6, il 6% sia rimasto a iOS 5 e solo l’1% a versioni precedenti. Si tratta di un grande successo e, con molta probabilità, le percentuali di mancato upgrade derivano da dispositivi vetusti, non più compatibili con le ultime release del software.

Per dimostrare agli sviluppatori quanto vantaggioso sia realizzare applicazioni per iOS anziché per altre piattaforme – data l’assenza di frammentazione, le softwarehouse non devono adattare i loro programmi a molteplici schermi e risoluzioni, nonché a specifici sistemi operativi – la Mela ha voluto aprire una pagina di riferimento pensata proprio per i devoloper. E, per farlo, ha scelto di proporre lo stesso grafico che Google ha utilizzato qualche settimana fa per mostrare la diffusione del robottino verde. I dati non sono promettenti: solo il 4% degli utilizzatori ricorre a Jelly Bean in versione 4.2, mentre il sistema operativo più diffuso è il vecchio Gingerbread nella versione 2.3.3.

Il vantaggio competitivo per Apple è evidente, sebbene Android possa pregiarsi di non essere legato a un produttore specifico e di adattarsi a più piattaforme. È molto meno dispendioso in termini di tempo elaborare un’applicazione per iOS. E forse lo è anche in termini di denaro, considerato come a oggi i negozi virtuali alternativi non abbiano eguagliato le cifre raggiunte da App Store, con già 7 miliardi di dollari consegnati ai developer.

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